Abruzzobnb contesta il Disciplinare sul Turismo della Regione Abruzzo: “Operatori in regola penalizzati, invece di colpire o far emergere il sommerso”
“Siamo stati messi nuovamente all’angolo e ghettizzati da qualsiasi miglioramento di immagine professionale con l’esclusione dalle classificazioni previste dal nuovo Disciplinare attuativo della legge regionale 10/23 sul ‘Riordino del sistema turistico abruzzese’ redatto dalla Giunta regionale”. È questo il pensiero dell’Associazione Abruzzobnb che denuncia “distrazione” da parte della Regione Abruzzo e del suo Assessorato al Turismo, “il quale continua a non occuparsi delle centinaia di operatori del settore extralberghiero familiare a carattere non imprenditoriale”.
“Ribadiamo con forza, come espresso anche durante il recente workshop sul tema: ‘Turismo Sostenibile – il ruolo e le prospettive del settore extralberghiero abruzzese’ svoltosi in data 23 novembre scorso presso l’Università di Teramo, in cui tra i relatori era presente la presidente di Abruzzobnb Lucia Simioni, che lo ‘status’ di imprenditorialità delle strutture extralberghiere è un requisito di carattere fiscale, in merito al quale l’Organo regionale non ha alcuna competenza.”
Per l’associazione le Istituzioni dovrebbero occuparsi, di mettere in atto strumenti per favorire la categoria extralberghiera di cui anche i B&B fanno parte, adottando misure di controllo nei territori per colpire gli irregolari e favorire l’emersione del sommerso, nel rispetto della legge come ha sempre agito l’Associazione, i cui associati sono in possesso di tutti i requisiti previsti dalla Legge (CIR – Scia – adempimenti sicurezza – igienico sanitari – assicurativi – portali registrazione Sitra e Portale Alloggiati alla stregua delle attività imprenditoriali).