Nessun dietro-front del governo sui carburanti e da questa sera alle ore 19 scatta lo sciopero di 48 ore dei benzinai
Oggi, martedì 24 gennaio alle ore 19 sulla rete ordinaria e dalle 22 sulle autostrade i distributori, anche self service, saranno chiusi per due giorni. Nelle stazioni di servizio due volantini spiegheranno il perché della chiusura: “Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria e gli inefficaci provvedimenti del governo che continuano a penalizzare solo i gestori senza tutelare i consumatori. Per scongiurare nuovi aumenti del prezzo dei carburanti”. Le politiche di prezzo al pubblico, si legge, “non sono imputabili ai gestori, il cui margine medio di guadagno (3 cent/litro) rimane invariato a prescindere dal prezzo finale al consumatore”. E, tra l’altro, “per impedire che il prezzo dei carburanti torni a salire, in assenza di politiche di riforma e razionalizzazione del settore; contro il rischio di una nuova campagna di criminalizzaione dei gestori che nascondano le vere inefficienze e lo spazio debordante della criminalità”. Si dissocia dallo sciopero l’Asnali, che apprezza gli sforzi del governo e vuole andare avanti con la riforma del settore. Dal fronte dei consumatori il Codacons ieri ha presentato un esposto alla magistratura contro i benzinai ipotizzando l'”interruzione di pubblico servizio”. Secondo l’Unione nazionale consumatori “la lobby dei benzinai ha già vinto, visto che il Governo si è già rimangiato il decreto, riducendo le multe”.