A pochi giorni dal Natale la Regione Abruzzo non ha ancora stanziato i fondi per coprire i progetti di vita indipendente dei disabili gravi. Rispetto alle 683 domande presentate, le somme inserite in bilancio per l’annualità 2024 sono appena 600mila.
A lanciare l’allarme il Vice Presidente del Consiglio Regionale e Consigliere Regionale del Pd Antonio Bòlasioli che, in una nota, parla di una cifra irrisoria che, se non sarà ritoccata verso l’alto, basterà a malapena a coprire il 10 per cento delle richieste, con il rischio sempre più concreto di lasciare le famiglie senza il prezioso contributo economico. Da qui l’appello al Presidente della Regione Marco Marsilio:
“I disabili gravi e le loro famiglie stanno vivendo ore di angoscia – rimarca Blasioli –. Dopo aver capito le ragioni per cui da fine gennaio non hanno avuto notizie, ora aspettano una risposta dalla maggioranza di centrodestra. È fondamentale intervenire in fretta e approvare in consiglio regionale una variazione di bilancio per aumentare il fondo per la vita indipendente, portandolo almeno allo stesso livello del 2023, quando con 4.500.000 euro furono finanziate per intero le 511 domande arrivate”.
I fondi per garantire la vita indipendente e l’autodeterminazione di persone con disabilità grave sono stati introdotti dalla Regione Abruzzo nel 2012 con la legge regionale n. 57 che ha previsto il finanziamento dei progetti di assistenza personale autogestita. L’obiettivo è contrastare l’isolamento e garantire il supporto ai disabili gravi pluriminorati o non autosufficienti (art. 3 comma 3 della L. 104/1992) residenti in Abruzzo e di età superiore a 18 anni. Ogni anno l’ambito distrettuale sociale territorialmente competente pubblica un bando, le cui domande devono essere presentate entro il 31 gennaio. Una volta raccolte le richieste, vengono classificate in quattro griglie di bisogno assistenziale (molto alto, alto, medio e basso) secondo dei precisi indicatori che distinguono i progetti di vita indipendente in base alla sorveglianza h 24 o giornaliera, per poi essere inviate alla Regione che le finanzia. Negli ultimi due anni, 2022 e 2023, la Regione Abruzzo ha utilizzato per le rispettive annualità fondi per 4 milioni e 4,5 milioni di euro. Quest’anno c’è stato un incremento delle domande, ben 683, di cui 49 nella fascia di bisogno assistenziale “molto alto”, 322 nella fascia “alta”, 151 nella fascia “media” e 161 nella fascia “bassa”. Ma a fronte di questo aumento le somme previste in bilancio sono soltanto 600.000 euro.
“Si tratta di un’inezia – sottolinea il vicepresidente Blasioli – se si considera che un progetto di vita indipendente della fascia molto alta costa 12.000 euro l’anno, quello della fascia alta 10.000 e gli altri due rispettivamente 8.000 e 6.000 euro. Non possiamo permetterci, soprattutto alle porte del Natale, che i disabili gravi e le loro famiglie siano lasciati soli e senza soldi per coprire le spese di assistenza. Ho già avuto modo di richiamare l’attenzione del Consiglio regionale e ho già lanciato un primo allarme durante la giornata della disabilità, ma finora non c’è stato un solo assessore o un solo consigliere regionale di centrodestra che abbia speso una parola per la vita indipendente dei disabili gravi. Torno quindi a chiedere al presidente Marsilio e alla sua Giunta un atto di responsabilità nei confronti di queste persone che sono già state messe a dura prova dalla vita: reperire le risorse per i progetti di vita indipendente deve essere una priorità, così come è stato fatto nel 2023 quando il Consiglio regionale è intervenuto per integrare lo stanziamento iniziale e finanziare tutte le domande. Chiediamo alla giunta regionale di dirci formalmente se stanno lavorando in questo senso per tranquillizzare le famiglie quando mancano due settimane alla fine dell’anno”.