Riperimetrazione Riserva Borsacchio: parlano docenti e ricercatori di Scienze Ambientali Univaq
I docenti e i ricercatori di scienze ambientali dell’ateneo aquilano contro la riperimetrazione della riserva naturale del Borsacchio nel comune di Roseto degli Abruzzi, stabilita dal consiglio regionale.
Tanti firmatari per dire no al drastico taglio dell’area che passa da oltre 1100 ettari ad appena 24,7. Taglio effettuato per loro senza nessuna valutazione di natura tecnico scientifica.
Una perimetrazione che esclude dalla riserva la fascia collinare che pur essendo usata per fini agricoli include habitat di elevato valore ecologico di flora e fauna e include solo la fascia compresa tra gli urbanizzati di Roseto degli Abruzzi e Cologna Spiaggia che rappresenta un’area importante e habitat di diverse specie. Anche se la riperimetrazione conserva i vincoli di tutela in questa fascia costiera potrebbe compromettere la funzionalità di questi ecosistemi.
Per docenti e ricercatori inoltre le aree argillose della zona collinare e i vincoli alle tipologie di attività agricole e manifatturiere che ci si possono svolgere legate proprio alla presenza della riserva, hanno la funzione di contribuire ad evitare un’erosione ancora più marcata. La comunità scientifica internazionale, tra l’altro, ha dimostrato che le aree protette attuali non sono sufficienti ad arrestare il declino della biodiversità.
Detto questo le scienze ambientali dell’ateneo si dicono a disposizione per mettere in campo le proprie competenze nell’assistere la regione e le amministrazioni locali per pianificare e gestire il sistema di aree protette in Abruzzo mediante scelte corroborate da solide evidenze scientifiche.
Nel caso specifico docenti e ricercatori si augurano che il consiglio torni sui suoi passi. Argomento di grande attualità e a tal proposito venerdì pomeriggio a roseto ci sarà proprio un consiglio comunale straordinario su questo tema.