Entrerà nel vivo il 31 gennaio 2024 davanti alla Corte d’Assise di Chieti, che oggi ha ammesso le prove richieste dalle parti, il processo a Cristiano De Vincentiis, 51 anni, che il 19 ottobre del 2022 a Bucchianico uccise la madre Paola con 34 coltellate
L’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato, su richiesta dell’ufficio del pm di Chieti nelle scorse settimane è stato trasferito da quello di Teramo, dove si trovava, in un altro carcere.
La Corte ha ammesso le due liste testimoniali prodotte dal pm Giancarlo Ciani, la lista della difesa rappresentata dall’avvocato Gianluca Totani, e quella della parte civile, presentata dall’avvocato Anna Olivieri, che porterà in aula come testimone una sorella della vittima, alla quale la donna accoltellata aveva confidato il timore che il figlio potesse farle del male.
L’avvocato Totani oggi ha reiterato la richiesta di rito abbreviato nell’eventualità che all’esito del dibattimento possa emergere una contestazione diversa dall’omicidio volontario aggravato, di cui oggi risponde De Vincentiis, e che renderebbe ammissibile il rito alternativo.
Secondo l’accusa la mattina del 19 ottobre 2022 De Vincentiis dormiva quando la madre, entrata nella stanza, lo colpì alla testa con la punta di uno schiaccianoci, e al petto con un coltello da cucina dotato di una lama di venti centimetri, procurandogli una lesione lacero contusa di cinque centimetri. Sempre secondo l’accusa, l’uomo si alzò dal letto, e dopo aver intrapreso una colluttazione con la madre, ferendosi alla mano destra per sfilarle il coltello, in luogo di difendersi, neutralizzandola e potendosi anche allontanare dall’abitazione per chiedere aiuto, con quello stesso coltello la colpì per ben 34 volte in plurime parti del corpo, cagionando volutamente la morte della madre.