Inizieranno mercoledì 9 febbraio i lavori di bonifica che Edison porterà avanti nell’area ex Montecatini di Piano d’Orta, all’interno del Sin di Bussi sul Tirino, attraverso Sersys Ambiente.
Le attività sono realizzate secondo quanto previsto dal primo stralcio del Progetto operativo di bonifica, presentato da Edison nel 2019 e approvato con decreto del ministero dell’Ambiente nel luglio 2020. Lo annuncia la stessa Edison in una nota. Il cantiere è stato avviato nel novembre successivo, secondo i termini previsti dallo stesso decreto, con attività di pulizia e preparazione delle aree, indagini geofisiche per la ricerca di eventuali corpi metallici interrati, indagini di caratterizzazione e preparazione del piano scavi. I lavori, secondo quanto riferito da Edison, in partenza
prevedono l’allestimento di aree di stoccaggio, poi lo scavo e la rimozione di un primo lotto di materiali che si trovano a distanza di sicurezza dagli edifici presenti sul sito, per i quali un’ordinanza emessa dal Comune di Bolognano prevede sia Moligean, proprietaria dell’area, a realizzare la demolizione. L’intervento interessa una superficie di circa 3.600 metri quadri e il volume dei materiali che verranno rimossi ammonta a circa 9.000 metri cubi, tra residui di demolizione (laterizi) e residui di produzione industriale (ceneri di pirite). In seguito alle operazioni di sfalcio e disboscamento propedeutiche agli interventi di bonifica sono stati trovati sul terreno residui di demolizione contenenti amianto. Per questi materiali è stata concordata con l’Ats una specifica procedura di messa in sicurezza, tramite un apposito prodotto incapsulante e, successivamente, l’avvio a smaltimento in impianti autorizzati al loro trattamento, secondo quanto previsto dalla
normativa vigente.
Edison intanto prosegue le attività di prevenzione mediante pompaggio e trattamento delle acque di falda da sei pozzi, con monitoraggi trimestrali delle acque sotterranee e, dal 2018, con monitoraggio delle polveri. Da metà dicembre 2021, inoltre, Edison ha avviato le indagini di caratterizzazione nell’area denominata comparto Z, contigua a quella oggetto del progetto di bonifica e inserita nel Sin dal 2021. In tale area sono già stati effettuati, come misure di prevenzione, interventi di rimozione e smaltimento in impianti autorizzati di due cumuli di residui di produzione; il
terreno è stato poi coperto da teli impermeabilizzati per impedire l’infiltrazione delle acque piovane e la dispersione delle polveri.