“Non condivisibili le scelte dell’Ufficio caccia”. Sul nuovo calendario venatorio scende in campo anche l’Ambito territoriale caccia di Pescara che punta il dito contro le scelte tecniche
E’ ancora scontro sul nuovo calendario venatorio approvato lo scorso 4 agosto. Anche l’Atc Pescara manifesta ampia perplessità sulle scelte compiute dall’Ufficio tecnico del dipartimento Agricoltura. “Scelte incomprensibilmente abdicative del potere discrezionale a fronte di un piano faunistico recentemente approvato”, si legge in una nota, “e appiattite sul parere Ispra rispetto al quale sono addirittura maggiormente restrittive. Sotto altro profilo, gli sforzi per la raccolta dei dati sulla selvaggina migratoria e per la gestione della piccola selvaggina stanziale, che ogni anno l’Atc mette in campo, vengono vanificati con la soppressione della preapertura ai migratori e dell’apertura generale alla stanziale che la legge fissa alla terza domenica di settembre. Anche le ricadute di tipo economico sono evidenti, perché i cacciatori delle regioni limitrofe che per anni hanno frequentato il nostro territorio non sono più incentivati a venire in Abruzzo per via delle ingiuste restrizioni imposte dal calendario”. Perplessità erano state sollevate anche dall’Atc Chieti.