Cadavere nel Sangro: si indaga in ogni direzione. L’autopsia dirà molto

Il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, conferirà domani l’incarico al medico legale Pietro Falco per chiarire le cause del decesso dell’ uomo trovato senza vita ieri pomeriggio nelle acque del fiume Sangro, nel territorio di Lanciano. La scoperta del cadavere è stata fatta da un pescatore

L’uomo non aveva documenti; i carabinieri stanno cercando di identificarlo esaminando le recenti denunce di scomparsa, ma al momento non è emerso nulla. L’autopsia sarà fondamentale per cercare chiarire il mistero, anche attraverso l’esame delle impronte digitali e dentarie. I carabinieri lavorano su tutte le ipotesi, dal suicidio a un possibile incidente a una morte violenta, anche se non sono
emersi particolari segni sul corpo. A ripescare il cadavere sono stati i sommozzatori dei Vigili
del fuoco ieri sera in un fiume che aveva copiosa corrente, con 40 metri cubi di acqua al secondo per la periodica apertura delle paratie della diga di Serranella, ad Altino.

IL RITROVAMENTO – Il corpo è stato recuperato e subito trasportato in obitorio. Subito sono scattati i soccorsi. Allertati i carabinieri delle compagnie di Lanciano (Ch) e di Atessa (Ch). Sul posto, tra i canneti nei pressi del ponte sul Sangro che collega Lanciano ad Atessa, sono giunte pattuglie di militari e di vigili del fuoco di Casoli (Ch), per scandagliare i luoghi. Intorno alle 18, dopo qualche ora di ricerche, i vigili, lungo il corso d’acqua hanno effettivamente individuato il corpo di un uomo in acqua. Le attività di recupero, condotte da 2 Squadre dei Vigili del Fuoco di Chieti (di cui una composta da specialisti fluviali) hanno consentito il recupero del cadavere intorno alle ore 19:00.

NESSUN DOCUMENTO- Si tratta di un maschio caucasico, di corporatura robusta, età apparente 50/55 anni, altezza 180 cm circa, capelli neri/brizzolati, barba incolta, privo di tatuaggi e di altri segni distintivi, vestito con: giacca di tuta nera con cappuccio “Puma”, pantaloni di tuta neri “Champion”, scarpe ginniche rosse “Puma”, giaccone “WPM”. Sono in atto attività volte alla identificazione dell’uomo, sul cui corpo al momento non sono emersi segni di violenza. La salma è stata traslata per l’esame autoptico presso l’ospedale clinicizzato di Chieti, come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanciano che coordina le indagini.

Barbara Orsini: