La morte del capo reparto dei vigili del fuoco di Teramo, Domenico Ferracatena, avvenuta ieri a causa di un improvviso malore mentre era a pesca con il figlio, ha lasciato tutti nello sconforto più assoluto
In particolare, oltre ai familiari, i tanti colleghi che da tempo lavoravano con lui. Il malore lo ha colto all’improvviso e il primo ad intervenire è stato proprio il figlio. In quella zona, tra l’altro, la copertura telefonica è scarsa e per chiamare i soccorsi il ragazzo è stato costretto a risalire un impervio pendio per trovare un punto in cui c’era il segnale telefonico. In poco tempo sul posto sono arrivati i colleghi di Ferracatena con l’elicottero partito da Pescara e i medici del 118 che hanno fatto di tutto per rianimarlo con l’utilizzo prolungato anche del defibrillatore. Ferracantena, a detta di amici e conoscenti, era sempre pronto ad aiutare gli altri . Dal terremoto dell’Aquila a quello di Amatrice, dalle alluvioni alle grandi emergenze fuori regione, Domenico Ferracatena era sempre stato in prima linea. Una tragedia che ha colpito profondamente tutta la comunità Camplese dove Ferracatena era cresciuto e viveva con la sua famiglia.