Fonte Cerreto e Campo Imperatore isolati a causa di un blackout elettrico, causato dalla rottura di uno dei cavi aerei. Corsa contro il tempo per consentire l’apertura degli impianti del comprensorio del Gran Sasso, in programma l’8 dicembre.
Il guasto sarebbe stato causato da una galaverna, fenomeno causato dall’accumulo di ghiaccio a causa del brusco calo delle temperature che ha sovraccaricato la linea elettrica rompendo il cavo. Nelle foto realizzate da Luigi Faccia dell’associazione SaveGranSasso e direttore della scuola sci Assergi – Gran Sasso si vede esattamente il punto dove si è rotto il cavo elettrico.
Gli operai dell’Enel stanno lavorando da giorni, ma il maltempo in quota ha condizionato pesantemente le operazioni. La neve c’è, si devono battere le piste, ma tutto potrebbe essere pronto per l’8. Secondo l’amministratore del Centro Turistico Dino Pignatelli, intervistato dal Tg8, l’avvio della stagione non dovrebbe essere in discussione. In ogni caso il problema ripropone in tutta la sua drammaticità la mancanza dei sottoservizi. L’associazione SaveGranSasso e in particolare Luigi Faccia da tempo insistono su questo punto, ma nessuno pare ascoltarli. La mancanza dei sottoservizi rimane centrale, senza infrastrutture e senza urbanizzazione che futuro può avere la stazione?
Il Comune ha presentato da tempo il progetto di ristrutturazione dell’albergo di Campo Imperatore, quello che ospitò Mussolini. Ma anche qui, come si può pensare di aprirlo senza sottoservizi? A questo si aggiunge che, oltre ai problemi alla stazione, la popolazione è senza tv e senza wi-fi da giorni.
“La galaverna – spiega Faccia – non è un mistero, ma è una caratteristica di Campo Imperatore. Non si pone rimedio però a questo anche se se ne parla da sempre. Per dare man forte alle strutture esistenti servono degli interventi, bisogna innanzitutto interrate la linea dell’energia elettrica”.