Campo Imperatore presa d’assalto durante le festività da sciatori e turisti, provenienti da fuori Abruzzo, molti da Roma. Lunghe code ed attesa di circa 2 ore agli impianti di risalita
Nella stazione invernale del versante aquilano del Gran Sasso d’Italia, con i suoi 2.912 metri montagna più alta degli Appennini, negli ultimi giorni si registrano migliaia di presenze a Fonte Cerreto, località base della funivia. Stesse scene sugli impianti di risalita. Secondo testimonianze di turisti, oggi sono circa tremila gli sciatori saliti in quota, ieri circa 1.300. Per salire con la funivia
l’attesa è anche di due ore messo. Immagini che contrastano con le ristrettezze decise dal governo.
A tale proposito, sempre stando alle testimonianze, viene controllato il ‘green pass’, è imposto l’uso delle mascherine Ffp2, ma “nella cabinovia – raccontano alcuni turisti romani – la distanza non viene rispettata, siamo tutti ammassati essendo autorizzato l’utilizzo al cento per cento, proprio perché tutti vengono controllati e tutti devono avere i dispositivi di sicurezza”.
“E’ una situazione anomala per Campo Imperatore – commentano ancora gli sciatori – di solito non affollatissima, scelta da migliaia di persone perché è l’unica in Appennino che ha neve in
abbondanza. Si scia benissimo e il tempo è splendido”. Anche le altre due stazioni montane di Ovindoli e Campo Felice sono affollate; in particolare molti sono arrivati nelle seconde case per trascorrervi il Capodanno. Sugli impianti di queste due località montane, però, la neve è meno copiosa.
“Smentisco categoricamente l’utilizzo della portata della funivia al 100% che attualmente è al 60% della portata massima consentita. Se qualcuno afferma il contrario deve dimostrarlo, cosa che noi possiamo fare, altrimenti verrà denunciato alle autorità competenti”. E’ quanto dichiara, in una nota, l’amministratore unico del Centro Turistico del Gran Sasso, che gestisce gli impianti di Campo Imperatore, Dino Pignatelli.