Cantieri sulla A14, la Cna-Fita: per i mezzi pesanti nessuna novità. Carota sul vertice romano con Governo, Regioni e concessionario: «Restano i disagi, sconti solo annunciati»
«Per l’autotrasporto nessuna novità rilevante: i disagi lungo il tratto abruzzese della A14 rimangono e gli sconti sui pedaggi per adesso sono solo annunciati». E’ il giudizio, sostanzialmente negativo, pronunciato dal presidente di Cna Fita Abruzzo, Gianluca Carota, all’indomani del vertice tenuto ieri a Roma, organizzato dal ministero delle Infrastrutture, con i rappresentanti della società di gestione di Autostrade per l’Italia e i rappresentanti delle Regioni Abruzzo e Marche, oltre alle prefetture dei territori interessati: un incontro dedicato alla gestione nel periodo estivo dei complessi lavori di messa in sicurezza di gallerie e viadotti nel tratto compreso tra Pedaso e Pescara Nord.
Interventi che producono numerose interruzioni, file e rallentamenti, tra cambi di carreggiata e sensi unici, con conseguenze particolarmente pesanti sui tempi di percorrenza degli operatori professionali del trasporto, sui loro costi e sulla stessa sicurezza.
Dai resoconti ufficiali pubblicati sul sito della concessionaria, osserva Carota, «emerge la decisione di interrompere i lavori nei week-end, ma a partire dalla metà di giugno. E quanto alle richieste di riduzioni dei pedaggi, che abbiamo rivolto nei giorni scorsi alla società, apprendiamo di “una piena disponibilità” a valutare un programma di agevolazioni ma da realizzare solo attraverso la realizzazione di una App che è in fase di progettazione. Tutto qui».
Per gli autotrasportatori, dunque, sono davvero pochi i motivi di soddisfazione:
«Perché – argomenta ancora Carota – il grosso del nostro mondo utilizza l’autostrada nei giorni feriali, e non potrà dunque giovarsi granché delle interruzioni dei cantieri nei week-end: una decisione che può indubbiamente favorire il flusso delle auto private nel periodo di massima concentrazione del turismo, ma che a noi non serve, e che potrebbe comportare come conseguenza un afflusso lungo la parallela statale. Anche perché l’interruzione dei lavori nei fine settimana produrrà, come necessaria conseguenza, l’allungamento dei tempi di esecuzione dei lavori». Lo spinoso nodo-tariffe, infine: «Lo spostamento in avanti della decisione sulla nostra richiesta di riduzione delle tariffe – conclude Carota – significa che per ora si continueranno a patire i disagi senza alcuna effettiva contropartita».