Il punto sulla sicurezza e legalità nei cantieri della ricostruzione post sisma è stato fatto oggi con il direttore della Struttura per la prevenzione antimafia del Viminale, Paolo Canaparo, alla presenza del commissario per la ricostruzione post sisma Guido Castelli.
Presso le Prefetture di Ascoli Piceno e Macerata, il prefetto Canaparo ha presieduto due tavoli di confronto sulla prevenzione antimafia e sicurezza del lavoro nei cantieri aperti per la ricostruzione pubblica e privata nel cratere sisma 2016-2017. Presenti anche il direttore della Direzione investigativa antimafia generale Michele Carbone, il prefetto di Ascoli Piceno Sante Copponi e il prefetto di Macerata Isabella Fusiello. È stata l’occasione per compiere una ricognizione dello stato degli accessi nei cantieri, per rafforzare l’attività di prevenzione anche attraverso una programmazione coordinata dell’attività ispettiva, informa la struttura commissariale.
“L’impegno comune che è emerso dai due incontri è quello di rafforzare l’attività di prevenzione antimafia nel cratere già realizzata dai prefetti di Ascoli e Macerata e dai rispettivi Gruppi interforze antimafia – ha spiegato Canaparo -. La priorità rimane quella di scongiurare infiltrazioni criminali sia nelle commesse pubbliche sia in quelle private che godono di contribuzione pubblica, rivolgendo allo stesso tempo particolare attenzione alla tutela della sicurezza dei cantieri e di tutti gli operatori”.
“Dobbiamo proseguire le iniziative già avviate dalla Struttura di prevenzione per incrementare gli accessi ispettivi e rafforzare la condivisione del patrimonio informativo disponibile tra tutte le autorità di vigilanza e controllo, ampliando, grazie alla fondamentale collaborazione del commissario per la ricostruzione, la platea delle informazioni e garantendo l’interoperabilità tra le banche dati, essenziale per migliorare ed orientare più efficacemente i controlli nella fase esecutiva dei contratti, che rimangono lo strumento essenziale per verificare concretamente il rispetto della legalità”, ha aggiunto.
“Stiamo lavorando – ha detto invece Castelli – per implementare quegli strumenti che consentano una sempre maggiore conoscenza, e dunque difesa, dei nostri territori rispetto ai rischi di infiltrazioni da parte della criminalità e per assicurare la sicurezza sul lavoro, abbattendo i rischi legati agli incidenti. Si tratta di un’attività di non comune delicatezza e importanza, dal momento che il cratere del sisma 2016 è il più grande cantiere d’Europa”. “Per noi resta un impegno prioritario – ha proseguito il commissario – monitorare l’andamento dei cantieri sotto il profilo della legalità e della sicurezza sul lavoro e fare il punto sull’applicazione del decreto legge relativo proprio a queste materie”. “In particolare, con il prefetto Canaparo, abbiamo esaminato lo stato di attuazione dei protocolli di legalità sinora attivati grazie alle Prefetture del cratere e verificato le modalità attuative del badge e del settimanale di cantiere”.