Sarà inaugurato sabato prossimo il percorso di 470 chilometri passando per 65 località di interesse paesaggistico, 36 comuni attraversati nelle province di L’Aquila, Teramo e Pescara. L’ippovia si suddivide in 4 rami con 58 tratte di percorso.
Sarà inaugurata sabato prossimo, 19 marzo, a Capestrano dell’Ippovia del Gran Sasso d’Italia; partirà così la fase di avvio sperimentale del progetto che è stato rilanciato da Demiogene Siavs (Start up innovativa a vocazione sociale) su accordo di programma di sviluppo sottoscritto con l’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga, Federazione Italiana Sport Equestri (Fise) e Fite Trec Ante (Federazione Italiana per il Turismo Equestre). Il progetto dell’Ippovia del Gran Sasso risale a venti anni fa e da oltre due anni si sta lavorando al suo rilancio, ripristinando e ampliando i tracciati, con la creazione di un sistema integrato di offerta di servizi di equiturismo. I percorsi ad oggi coprono circa 470 chilometri passando per 65 località di interesse paesaggistico, naturalistico e storico-artistico, attraverso 36 comuni delle province di L’Aquila, Teramo e Pescara. L’ippovia si suddivide in 4 rami con 58 tratte di percorso.
Per illustrare nel dettaglio il progetto e la sua attuazione sabato si terrà un incontro con la stampa al Castello Piccolomini di Capestrano cui seguirà un convegno di presentazione agli operatori del progetto Equiturismo nel Gran Sasso d’Italia. Partecipano il presidente del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga Tommaso Navarra; il presidente nazionale della Fise Marco Di Paola, il presidente nazionale
della Federazione italiana turismo equestre Trec Ante Franco Amadio e Giovanbattista Galeota, ceo di Demiogene, startup innovativa a vocazione sociale.