Nella mattinata di sabato scorso 20 novembre, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Pescara hanno arrestato un ragazzo di 23 anni di origini albanesi, incensurato, e sequestrato circa 25 chilogrammi di stanze stupefacenti.
I militari dell’Arma, dopo accurate indagini volte a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno individuato un’auto bianca, una Smart, giunta da fuori provincia, il cui conducente più volte ha contattato alcuni degli spacciatori noti nella piazza di Pescara. Dopo un’attenta osservazione, pedinando e controllando il soggetto, si è giunti ad accertare che l’auto, noleggiata presso una ditta dell’Ascolano, proveniva da Porto D’Ascoli. Dopo attente e serrate attività di indagine, i carabinieri sono riusciti a ricostruire il giro di spaccio: il rifornimento e base della droga era in uno dei garage che si trova sotto un supermercato della cittadina marchigiana, da lì, con piccole quantità, i corrieri si spostavano per raggiungere Pescara e consegnare lo stupefacente ad alcuni esponenti già noti alle forze dell’ordine, che poi procedevano allo smercio di piazza.
Sabato mattina, dopo aver accertato che la Smart era giunta in Abruzzo, i militari hanno proceduto ad un controllo. A bordo è stato identificato M.M., un ragazzo albanese, incensurato di 23 anni, trovato in possesso di mezzo Kg di Hashish e mezzo Kg di Marijuana.
Addosso aveva anche delle chiavi, che, grazie alle attività svolte, si è subito capito appartenessero ad un garage, punto di rifornimento. I Carabinieri della Sezione Operativa, con l’ausilio dei carabinieri della Stazione di Porto d’Ascoli, si sono recati sul posto, hanno individuato il box ed una volta aperto, occultati dentro scatoloni e sacche hanno rinvenuto 20 kili circa di Hashish, 1 kilo e 200 grammi di Cocaina, circa 4 kili di Marijuana. Su un tavolo di legno erano presenti diverse bilance e bilancini, materiale per il confezionamento, tra cui buste, cellophane, coltelli e taglieri. La droga è stata trovata suddivisa per tipo ed in fase di preparazione per lo smercio: due grosse buste contenevano la marijuana che poi veniva ripartiva in buste più piccole, l’hashish, trattasi di resina di hashish e quindi molto densa, era già confezionata nei classici panetti, era suddivisa in base alla qualità, con tanto di adesivo e logo. La cocaina, risultata dal narcotest purissima, doveva ancora essere tagliata ed era contenuta in un unico involucro.
Secondo una prima sommaria stima, dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare circa 46mila dosi con un guadagno di circa 400mila euro. Al termine delle operazioni, l’arrestato è stato trasportato presso il carcere di Lanciano.