Il caro affitti a Teramo costa 1/3 in meno rispetto alla media nazionale
«Massima solidarietà al movimento di studenti, ma anche massimo spirito di collaborazione con Adsu
e la Regione Abruzzo per studiare soluzioni che aiutino gli studenti contro i rincari generali»: così Dino Mastocola, rettore dell’Università di Teramo, intervenendo sulla mobilitazione nazionale dell’Unione degli Universitari che si prepara alla terza giornata di manifestazioni.
Sebbene anche a Teramo si ravvisi un aumento delle spese della vita da studente di circa il 15%, la città sembra non essere afflitta dal caro-affitti universitario. Da un sondaggio sugli affitti, operato su 830 soggetti dall’Università, in collaborazione con il consiglio degli studenti, risulta che a Teramo una stanza singola costi in media 193 euro e un posto in camera doppia intorno a 147 euro.
«I costi di affitto sono circa un terzo delle grandi città universitarie», sottolinea il rettore Mastrocola. «Se si considera che questi costi già risentono degli aumenti legati al Covid e alla crisi energetica, è chiaro che Teramo sia una città molto conveniente dove vivere per studiare. In generale però, stanno aumentando i costi della vita da studente, tra cui i libri e i trasporti.
Sono solidale con questo movimento, come credo lo saranno anche gli studenti dell’Università di Teramo che aderiranno alle manifestazioni.
Per quanto riguarda il nostro Ateneo continuiamo a proporre iniziative basate sul merito e sulla condizione economica famigliare, per alleggerire il carico di spese agli studenti. È ancora attiva la “no tax area” fino a 24mila di Isee, anziché 22mila come in origine. Sono aumentate le esenzioni di immatricolazione per merito, indipendente dal reddito: con voto di diploma superiore a 95 si applicano delle scontistiche fino all’esenzione completa con voto 100, per cui si paga solo la tassa regionale. A Teramo chi ha un reddito basso o è bravo non paga, o paga meno tasse. È questo il motto che ho adottato nel mio mandato», conclude il Rettore.