Manifestazione delle marinerie contro il caro gasolio questa mattina ad Ancona con la partecipazione anche dei pescatori abruzzesi
“E’ una manifestazione interregionale che vedrà arrivare marinerie non solo dalle Marche, ma anche dall’Abruzzo – spiega Apollinare Lazzari, presidente dell’associazione produttori pesca di Ancona – prevediamo un’affluenza importante perché il tema è molto sentito da tutti gli armatori e marinai, noi vogliamo farci sentire perché siamo stanchi di questa situazione. Abbiamo deciso di farla ad Ancona perché è il porto più importante del centro Adriatico”.
Solo ad Ancona l’associazione conta una quarantina di armatori. “Dopo la pandemia e con l’arrivo della guerra il prezzo del gasolio è triplicato – aggiunge Lazzari – e la maggior parte di noi non ce la fa: ci sono pescherecci che consumano da 2.500 a 4mila litri di gasolio al giorno, quindi si capisce bene l’entità del problema”. “Noi, a differenza di altre imprese non possiamo scaricare il costo sul prodotto, perché il pescato va all’asta – spiega -. Dal governo stiamo ancora attendendo i 20 milioni promessi per il caro gasolio, così come gli sgravi fiscali. Siamo ancora in attesa di avere ristoro per il fermo biologico del 2021 e abbiamo avanzato richiesta di estendere il fermo bellico a tutto il Mediterraneo. Ora attendiamo risposte”.
Intanto ieri il prefetto di Grosseto, Paola Berardino, ha ricevuto una delegazione di pescatori delle marinerie dell’Adriatico, giunti sul territorio grossetano per invitare le marinerie locali ad aderire all’iniziativa di protesta che ha portato su gran parte del territorio nazionale il blocco delle attività di pesca. Lo riporta una nota della prefettura di Grosseto. I pescatori intervenuti, si legge nel testo, “hanno rappresentato che l’intera categoria si trova ad affrontare una profonda crisi di settore legata al forte rincaro dei costi di produzione che non rendono più economicamente sostenibile l’attività di pesca. Il prefetto, prosegue la nota, “si farà portavoce presso il Governo centrale delle istanze dei pescatori che hanno chiesto di trovare soluzioni che alleggeriscano il carico tributario e contributivo e l’apertura di un tavolo che possa monitorare lo stato crisi dell’intero settore ittico”.