La comunità di Casalbordino si è stretta oggi pomeriggio al dolore dei familiari di Giulio Romano, il 56enne deceduto nella tragedia alla Sabino Esplodenti insieme ad altri due colleghi, Gianluca De Santis e Ferdinando Di Nella
L’esplosione alla Esplodenti Sabino lo scorso 13 settembre, mentre erano impegnati nel disinnescare una granata ad artiglieria. L’ultimo saluto ha avuto luogo nella Basilica della Madonna dei Miracoli: in tantissimi tra amici, colleghi e compaesani. Presenti, con indosso la fascia tricolore, i sindaci Filippo Marinucci (Casalbordino), Mimmo Budano (Villalfonsina), Nicola Mario Di Carlo (Pollutri), Daniele Carlucci (Scerni) e Maria Di Lena (Palata), nonché i volontari della Protezione Civile “Madonna dell’Assunta” di Casalbordino.
“Giulio è ancora in vita, sarà accolto da Dio insieme ai suoi colleghi. Bisogna fare in modo che tragedie come questa non si ripetano più. È sconvolgente quello che è accaduto. Siamo di nuovo qui, dopo soli tre anni, a piangere altri padri di famiglia, mariti, uomini e professionisti. Rivolgo il mio appello affinché la Sabino Esplodenti venga riconvertita perché preservare il lavoro che dà futuro a oltre 70 famiglie è importante, ma non si può farlo in queste condizioni e finire per morire così” , ha detto nell’omelia monsignor Bruno Forte .
A condividere il commosso ricordo un fratello: ” Giulio, sei stato un grande, eri sempre pronto a qualsiasi cosa pur di aiutare tutti. Eri circondato da amici. Purtroppo sei stato sfortunato, ricordo bene che dicevi spesso che avevi paura” .
Per la giornata di oggi il sindaco Marinucci ha disposto il lutto cittadino. Giulio lascia la mamma Anna, la figlia Lorenza e i fratelli Stefano e Luca.