Caso Quaglieri: proposta di legge di Italia Viva

Quando una situazione rischia di essere poco chiara e soggetta ad interpretazioni sia da una parte che dall’altra, tanto vale stabilire delle regole precise. Ne è convinta Italia Viva che, per bocca del suo segretario regionale Camillo D’Alessandro, sul Caso Quaglieri avanza una proposta di legge.

Mario Quaglieri, medico chirurgo in una struttura sanitaria privata ed assessore regionale al bilancio. Su questa doppia valenza le opposizioni, in Consiglio Regionale, hanno invocato l’inammissibilità, la maggioranza, forte di un parere dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, ha invece ribadito la totale regolarità. A fronte di una situazione, in ogni caso, non totalmente chiara, interviene Camillo D’Alessandro, segretario regionale di Italia Viva che ha oggi presentato una proposta di legge dal titolo inequivocabile: “Norme in materia di prevenzione e risoluzione dei conflitti di interesse nel settore sanitario regionale”. In sostanza si stabilisce per legge che chi ricopre incarichi pubblici regionali, non possano avere rapporti di collaborazione lavorativa con strutture sanitarie private. Si intima, al diretto interessato, la risoluzione della condizione di conflitto d’interesse entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, che si può manifestare o con la cessazione dell’attività privata incompatibile; l’alienazione delle partecipazioni; l’eventuale collocamento in aspettativa per la durata dell’incarico pubblico o le dimissioni dall’incarico pubblico. Qualora non si giungesse alla soluzione del conflitto, la Regione è chiamata a diffidare la struttura sanitaria privata che dovrà risolvere entro 30 giorni, previa la perdita dell’accreditamento alla Regione:

“Io credo sia questa una norma di buon senso – ha commentato Camillo D’Alessandro – che va a risolvere non solo la questione agli onori della cronaca in queste ultime settimane, ma anche ogni possibile ambiguità, spero che i consiglieri regionali prendano spunto da questa proposta e la portino al vaglio dell’assemblea, in caso contrario siamo anche disposti ad avviare una raccolta firme.”

Intanto, sempre in tema di sanità, l’ok di Roma alla copertura del disavanzo evita il commissariamento, ma, secondo D’Alessandro, non risolve il problema:

“L’assessore Nicoletta Verì ha annunciato trionfalmente che non ci saranno nuove tasse – precisa D’Alessandro – bene, ma visto che il disavanzo si riproporrà io temo che questo verrà pagato con ulteriori tagli all’offerta sanitaria per gli abruzzesi.”

 

Luca Pompei: