Si torna a parlare del Caso Straccia: Oggi in aula contro la terza archiviazione. Il padre di Roberto, Mario Straccia, però non si arrende.
Lo ha ribadito nei giorni scorsi, ospite a Pescara per la Maratona Dannunziana – mio figlio non può essersi suicidato, troppi gli indizi che vanno in un’altra direzione. Oggi al Tribunale di Pescara, dunque, il giudice Sarandrea si é riservato di decidere se archiviare per la terza volta il caso, dopo aver rigettato le continue opposizioni dei legali della famiglia del giovane studente marchigiano scomparso nel dicembre del 2011 mentre faceva Jogging sul Lungomare di Pescara, e ritrovato cadavere il 7 gennaio sul lungomare di Bari-Palese. Alle tante incongruenze che in linea teorica smentiscono l’ipotesi del suicidio già per altro accantonata nel 2013 con l’archiviazione per morte accidentale, in questa nuova richiesta di riapertura del caso, si fa riferimento ad una lunga serie di elementi, alcuni inediti, gran parte dei quali poggiati su un fascicolo parallelo con l’ipotesi di omicidio sulla base di intercettazioni ambientali carpite da due collaboratori di giustizia legati alla ‘Ndrangheta, fascicolo poi accantonato. In queste intercettazioni si fa riferimento ad uno scambio di persona, ipotesi confermata da altri riscontri e particolari, il legale della famiglia Straccia Marilena Mecchi:
“Abbiamo illustrato al giudice una montagna di elementi che ne basterebbe la metà per riaprire le indagini – commenta la Mecchi – dieci giorni prima della sua scomparsa alcuni personaggi a bordo di un auto targata Catanzaro chiedono indicazioni dalle parti di Perugia su come arrivare a Moresco, il paese di Roberto, altre due testimonianze collocano un’autovettura con vetri oscurati a Pescara negli stessi istanti in cui Roberto scompare. Ci sono poi le contraddizioni dell’autopsia che da una parte riferisce di un colpo alla tempia e dall’altra dice che il ragazzo é morto annegato, e poi il suo profilo facebook, ci risulta siano misteriosamente scomparse decine e decine di messaggi, una ragazza di Foggia amica di Roberto cancella stranamente il suo profilo dopo la sua scomparsa, un suo coinquilino, oggi trasferitosi all’estero, sapendo delle indagini sui suoi computer, tenta di entrare nel suo profilo e con lui ci sono almeno una trentina di persone che tentano di violare la password di Roberto.”
Presente oggi in tribunale tutta la famiglia Straccia, anche il padre Mario che non si é mai arreso.
“Sono un vecchio contadino e sono abituato a non abbattermi mai e a ricominciare sempre da capo e faremo lo stesso anche se il giudice non ci vorrà dare ascolto.”
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