Nella giornata di ieri gli agenti della Squadra Mobile di Teramo, in seguito alle indagini svolte con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione all’ordinanza con la quale il G.I.P. di Teramo ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di H.R. del 1974 e la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di H.F. del 2001.
H.F. è risultato responsabile, in concorso con altre tre persone, una della quali già tratta in arresto in flagranza di reato, del tentato furto aggravato commesso, l’11 settembre dello scorso anno, ai danni della filiale della Banca di Credito Cooperativo di Castelnuovo, dove, dopo aver forzato una delle porte di accesso dell’istituto di credito, aveva rimosso una cassaforte e tentato di portarla all’esterno non riuscendoci a causa dell’attivazione dell’allarme. Lo stesso, poco prima, aveva anche rubato, a Nereto, un furgone Ford Transit con il quale, insieme ai complici, aveva raggiunto l’istituto bancario.
H.R. è risultato responsabile, con un complice, del furto, avvenuto sempre a Teramo, nei pressi della stazione ferroviaria, dell’autovettura Volkswagen Polo con la quale, dopo la fuga e l’abbandono del furgone rubato, avevano fatto rientro ad Ardea (RM).
I soggetti, di etnia rom, la cui pericolosità sociale è desunta anche dai numerosi pregiudizi di polizia a loro carico, prevalentemente per reati contro il patrimonio, sono stati rintracciati presso il campo nomadi ubicato ad Ardea con la collaborazione del personale del Commissariato di P.S. di Anzio- Nettuno e con l’ausilio della Polizia Locale di Ardea.