Cds: “I campi di Padel al Bonolis di Teramo erano leciti”

Il Consiglio di Stato dà ragione a Iachini, accogliendone il ricorso contro il diniego del Comune e della Commissione di Vigilanza ai campi di Padel nell’area dello stadio Bonolis. Ora l’imprenditore potrebbe chiedere un risarcimento

A Teramo continua, anche se in un filone diverso, la querelle sullo stadio Bonolis. Il Consiglio di Stato ha infatti stabilito che l’installazione dei sei campi da padel nel parcheggio adiacente allo stadio di Piano d’Accio era lecita. Questa decisione, annunciata da Franco Iachini – titolare della Soleia Srl, società che gestiva l’impianto prima del trasferimento di controllo al Comune tramite un accordo da quattro milioni di euro – rappresenta una svolta importante, poiché ribalta la sentenza di primo grado e accoglie l’appello dell’ex gestore.

La vicenda ha origine nel 2021, quando Iachini, in qualità di gestore dello stadio e presidente della squadra del Teramo Calcio, presentò un piano di riequilibrio finanziario all’amministrazione comunale che prevedeva, tra gli altri interventi, la realizzazione dei campi da padel. Nonostante le modifiche apportate durante il negoziato, la proposta venne respinta, in parte anche a seguito delle valutazioni della commissione provinciale di vigilanza sui locali destinati al pubblico spettacolo. Tale organo aveva evidenziato problematiche legate alla sicurezza, alla viabilità e all’ordine pubblico, ritenendo inaccettabile la presenza dei campi nelle immediate vicinanze dello stadio.

Dopo il diniego, la Soleia si rivolse al Tar, il quale però confermò la posizione dell’amministrazione, sottolineando come la riconversione dei parcheggi presentasse criticità insormontabili per motivi di ordine pubblico, rendendo tali spazi inutilizzabili a supporto dell’impianto sportivo.

Non volendo arrendersi, l’azienda ha portato la questione all’attenzione del Consiglio di Stato. Uno dei punti centrali dell’impugnazione è stato il difetto di motivazione nel parere negativo, che si limitava a elencare aspetti ostativi senza approfondire le ragioni fattuali e giuridiche alla base della valutazione. In sostanza, il Comune aveva bocciato l’idea di allestire i campi nel parcheggio, decisione che ha avuto ripercussioni significative sui piani aziendali, costringendo la Soleia a restituire la concessione dell’impianto.

In una nota, Iachini ha sottolineato come l’impossibilità di realizzare i padel abbia reso impraticabile il riequilibrio del piano economico-finanziario, richiedendo, di fatto, un allungamento dei tempi ben superiore a quanto previsto, e abbia determinato la necessità di restituire il complesso al Comune. Rimangono, tuttavia, aperte le possibilità di azioni risarcitorie, qualora si dovessero accertare danni derivanti dal mancato sviluppo del progetto.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.