WWF e Legambiente fanno appello ai parlamentari neo eletti in Abruzzo per impedire la realizzazione della Centrale Snam. «La riunione del 4 per la centrale SNAM di Sulmona va rinviata al nuovo Governo» Quel contestatissimo provvedimento non è “ordinaria amministrazione”.
Legambiente e WWF chiedono formalmente a tutti i parlamentari neo eletti in Abruzzo di muoversi concordemente e con urgenza per sollecitare il rinvio della riunione istruttoria sulla centrale di compressione della SNAM a Sulmona, convocata per mercoledì 4 prossimo dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’opera, da sempre fortemente osteggiata dai cittadini e dalle istituzioni locali, è stata – con una scelta che appare a dir poco incauta e incomprensibile – autorizzata da un governo in scadenza e delegittimato sul piano politico dei risultati della recente consultazione elettorale. Una scelta contro la quale, così come contro precedenti atti endoprocedimentali, sono già stati annunciati e/o presentati ricorsi alla giustizia amministrativa, anche da parte di Regione e Comune di Sulmona, a testimonianza di un dissenso profondo, del quale non si potrà non tenere conto.
WWF e Legambiente, che hanno dato mandato all’avv. Francesco Paolo Febbo di predisporre un proprio ricorso al TAR contro il decreto autorizzativo, chiedono che la questione venga esaminata dal governo che verrà, il quale dovrà confrontarsi con le istituzioni locali “a bocce ferme” e non con un provvedimento portato avanti a dispetto di ogni logica politica da chi è a fine mandato. «Non si può in alcun modo – dichiara il delegato del WWF Abruzzo Luciano Di Tizio – considerare un procedimento di ordinaria amministrazione una scelta che si vorrebbe imporre a un territorio totalmente contrario».
«La centrale in quel sito – aggiunge il presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco – rappresenta una vera assurdità per una lunga serie di ragioni, a cominciare dalla non strategicità dell’opera nel suo insieme. Continueremo a contrastarla in tutti i modi possibili, accanto ai cittadini, alle istituzioni e ai comitati».