Cervi Abruzzo: domani, 7 novembre, si conoscerà la sorte di 469 esemplari

Manca un giorno alla fatidica data del 7 novembre, quando si conoscerà il verdetto definitivo del Consiglio di Stato sull’abbattimento selettivo di 469 cervi in Abruzzo

E mentre si attende il pronunciamento ultimo della magistratura che dirà ai cacciatori se imbracciare o deporre i fucili, al Tg8 abbiamo ascoltato il parere dell’esperto.

«I numeri che abbiamo sono certamente rappresentativi di una crescita forte della popolazione che dipende dalla disponibilità di aree e di risorse alimentari che in Abruzzo oggettivamente ci sono, ma non si può parlare di una crescita esponenziale», spiega Simone Angelucci, responsabile del servizio veterinario del Parco nazionale della Maiella.

«Si può decidere di iniziare a gestire la popolazione di cervi, che è una cosa legittima sotto il profilo normativo, ma sotto il profilo procedimentale la questione va sicuramente affinata. Non entro nel merito nella decisione della Regione, che è di natura politico-istituzionale. Molte regioni fanno gestione del cervo, ma gli abruzzesi sono abituati a vedere questi ungulati come animali oggetto di conservazione, perché non c’è da noi la tradizione venatoria che per esempio esiste in molte regioni mitteleuropee; quindi non è facile avviare questo tipo di attività che andrebbe affinata, perché mancano delle cose da fare.»

Fermare lo sterminio di 469 cervi considerati “in soprannumero” deciso dalla giunta regionale dell’Abruzzo e dal presidente Marco Marsilio. È quanto chiedono, con un appello, personalità del mondo dello spettacolo, impegnate a fianco della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente che, dall’inizio di questa vicenda, si sta battendo contro la deliberazione regionale. Tra di loro il cantante Al Bano, la conduttrice Alba Parietti, il giornalista Igor Righetti, la cantautrice Grazia Di Michele, la giornalista e conduttrice Alda d’Eusanio, la cantante Fiordaliso, gli attori Andrea Roncato ed Enzo Salvi.