Da lunedì 14 ottobre, in Abruzzo al via la caccia ai cervi con l’incognita dei tesserini che abilitano i cacciatori di selezione. Non tutti li hanno già, e gli abbattimenti potrebbero slittare
Dopo l’ordinanza del Tar (il Tribunale amministrativo regionale) che ha rigettato il ricorso contro la delibera di abbattimento di 469 cervi, le associazioni ambientaliste hanno annunciato un ricorso urgente al Consiglio di Stato, mentre l’associazione Appennino Ecosistema è pronta a presentare denunce penali nei confronti sia dei cacciatori che del presidente della Regione Marco Marsilio se gli abbattimenti verranno attuati senza l’autorizzazione di Incidenza ambientale.
Come riporta il quotidiano il Centro, per quanto riguarda le doppiette, la legge regionale del 28 gennaio 2004 con regolamento attuativo emesso nel 2017, impone ai cacciatori che vogliono sparare ai cervi di rispettare tutta una serie di certificazioni.
E’ necessario l’intervento dei tecnici faunistici e tecnici venatori che dovranno monitorare le azioni dei selecacciatori che devono essere abilitati dalla Regione, dagli Ambiti territoriali di caccia e dalle Associazioni Venatorie riconosciute a livello nazionale.
E’ possibile ottenere l’abilitazione solo dopo aver frequentato specifici corsi di formazione che rispettino le linee guida Ispra e dopo aver superato una prova valutativa finale. In Abruzzo però quanti cacciatori hanno già ottenuto questo attestato? Non si esclude che questo aspetto non secondario possa rallentare l’attuazione della delibera della Giunta regionale.
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