La denuncia della CGIL e della FP CGIL: in Abruzzo non potranno riaprire tutte le biblioteche
La notizia, definita in una nota del sindacato “sconfortante” è stata data alle OO.SS. dal datore di lavoro durante l’incontro del 5 Agosto scorso del Comitato Covid della Giunta Regionale d’Abruzzo.
A quanto riportato i 131.820,92€ reperiti a seguito di una variazione di bilancio, approvata dal Consiglio regionale, sarebbero insufficienti a coprire le necessità di sanificazione di tutte le biblioteche, per cui potrebbero riaprirne solo alcune e non si ha certezza sul quando.
“Non si comprende come”, afferma il sindacato, “nonostante ci siano state maggiori entrate nel Bilancio regionale, ci si ritrovi ad una insufficienza di fondi per quanto riguarda la sanificazione dei locali destinati ai servizi aperti al pubblico. E’ inconcepibile il fatto che, quando l’assise legislativa sostituendosi all’inerzia dell’esecutivo trovi una soluzione, questa sia parziale a causa dell’errata e insufficiente quantificazione della spesa necessaria. Vale la pena di ricordare che la presenza di una rete diffusa di biblioteche pubbliche, accessibili per tutte le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi, può dare un contributo importante nel contrasto alla povertà educativa e sviluppa l’abitudine a leggere”.
“Le biblioteche” -ricorda la CGIL- “non sono solo luoghi dove prendere in prestito i libri. Sono anche luoghi di aggregazione per i giovani di una comunità, per ritrovarsi dopo la Scuola, l’Università. Possono offrire a tutti un posto sicuro e tranquillo dove studiare e leggere, o anche solo incontrarsi con gli amici. Ancora adesso, purtroppo, sono tanti i bambini e ragazzi che vivono in case dove manca un luogo per studiare, oppure dove è difficile ospitare i compagni di classe. Questo problema riguarda soprattutto le famiglie a basso reddito, per questo è importante la presenza fisica di luoghi pubblici e accessibili dove studiare in quanto conta nel contrasto alla povertà educativa. Il totale disinteresse che questa G.R. e il Presidente Marsilio mostrano nell’agire a risoluzione del problema esprime, o un’incapacità oggettiva al reperire soluzioni amministrative, o una posizione politica assurda, in quanto contraria a ciò che più è a simbolo e a tutela della diffusione del sapere e della cultura o, peggio, tutte e due”.
“Facciamo appello a tutta l’assise civica, ai cittadini, alle associazioni, agli organi di informazione, alle forze politiche che già hanno manifestato sensibilità al problema affinché, ognuno per quanto potrà fare, si adoperi affinché le biblioteche, tutte, siano riaperte.
Le Biblioteche insegnano a leggere”, conclude la nota della CGIL