Cgil L’Aquila: “Accorpare le scuole significa spopolare l’interno”

La Flc Cgil L’Aquila contro il dimensionamento scolastico: per il sindacato dati drammatici sullo spopolamento delle aree interne, dove invece la scuola dovrebbe essere presidio fondamentale

L’anno scolastico è partito con 135 iscritti in meno, e i numeri della provincia dell’Aquila sono i peggiori. Sul territorio si applicano senza distinzioni i parametri nazionali che prevedono l’assegnazione dei posto in organico tenendo conto solo del numero degli alunni e delle alunne, e non delle complessità locali e sociali. Ma non solo, bisogna fare i conti anche con il calo del personale ATA, questo genera l’alto numero di precari tra i collaboratori che si spostano quotidianamente per raggiungere la sede di lavoro. Per l’anno scolastico appena iniziato sono stati assunti a tempo determinato 164 collaboratori, 7 assistenti amministrativi, 5 tecnici, 3 guardarobieri e 2 cuochi. Relativamente ai docenti, in provincia dell’Aquila ci sono 1291 docenti precari, a fronte di un contingente autorizzato per le immissioni in ruolo pari a 277 posti. La maggior parte dei precari è nel sostegno. Secondo il sindacato la situazione è addirittura penosa per l’edilizia scolastica, soprattutto all’Aquila, dove la maggior parte delle scuole è  ancora nei Musp. Una prospettiva che potrebbe condurre al dimensionamento disposto dalla legge di bilancio del 2023:

“L’Aquila – dice la Cgil aquilana – perderà tre o quattro dirigenze scolastiche con l’accoppiamento degli istituti che non rientrano nei parametri regionali. Le dirigenze scolastiche saranno attribuite in base al numero di alunni e alunne, che dovrà situarsi in un range tra 900 e 1000, in Abruzzo sarà intorno a 960. La Provincia dunque sarà fagocitata dalle altre province. Siamo in attesa di una delibera da parte della provincia e stiamo incontrando i territori. Sarebbe la fine per le aree interne, molte famiglie delle zone di frontiera che si sposterebbero altrove”.

Su questa vicenda il consiglio comunale ha prodotto un documento per chiedere la deroga anche per i territori del sisma 2009, perché quelli del 2019 sono inseriti nella norma. Gli esempi più critici sono rappresentati dal Navelli, ad esempio, che ha un comprensivo molto ampio e che potrebbe essere accorpato a San Demetrio, così come Tornimparte o Scoppito potrebbero andare con Pizzoli.

 

Marina Moretti: