Sono 10mila gli addetti impegnati nella ricostruzione, oltre 1.400 le imprese dell’intero cratere sismico del 2009, in base ai dati delle iscrizioni all’ente bilaterale della Cassa edile, un numero importante che aumenterà quando cominceranno a entrare nel vivo i lavori degli ultimi terremoti.
E allora i Comuni coinvolti nel nuovo cratere sismico potrebbero ritrovarsi ad avere imprese difficili da controllare e tracciare. A sollevare il problema è la Fillea Cgil dell’Aquila, che punta il dito contro le nuove norme entrate in vigore a gennaio, sul Durc, Documento unico di regolarità contributiva. “Senza il Durc e con la nuova procedura online, non si verifica più dov’è il cantiere, dove sono collocate le maestranze e che tipologia di lavoro svolgono. Quindi un’impresa si iscrive alla Cassa edile, denuncia a suo piacimento un certo numero di persone anche per lavori importanti capaci di muovere milioni di euro, come quelli del centro storico, ma non ne abbiamo una reale rispondenza”, spiega la segretaria provinciale della Fillea Cgil e vicepresidente della cassa edile dell’Aquila (ente bilaterale del comparto edile), Cristina Santella
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