Rilasciato in Ecuador Panfilo Colonico, lo chef abruzzese sequestrato venerdì della scorsa settimana. Sta bene e sarebbe tornato nel suo ristorante in taxi. Arrestati i due rapitori. In serata un video con Colonico che racconta e ringrazia chi ha avuto a cuore la sua brutta vicenda
“Sto bene e mi sta ascoltando la Polizia. Non è stato un film”. Sono queste le parole di Panfilo Colonico, chef sulmonese di 49 anni, rilasciato in Ecuador dopo circa una settimana di sequestro. A confermare la notizia è stato lo stesso Colonico mettendosi in contatto prima con la polizia e poi con alcuni amici di Sulmona, la sua città.
Barba lunga, canotta nera e bermuda, con il viso provato, ma sorridente, lo chef è apparso in condizioni pressoché buone, anche se visibilmente sconvolto. Da quanto riferiscono testimoni sarebbe stato lo stesso Colonico a presentarsi davanti alla sua attività a bordo di un taxi.
I rapitori lo avrebbero lasciato a un casello. La polizia sta cercando di ricostruire tutti i particolari della vicenda e sta ascoltando lo chef.
L’uomo è stato immediatamente ascoltato dalla polizia. Arrestati dalla polizia ecuadoriana i due rapitori del commando che sequestrò Benny (come si fa chiamare Colonico in Ecuador) nel suo locale. C’era tuttavia molta preoccupazione, perché sempre ieri a Guayaquill, nei pressi di un viadotto nella zona nord-ovest della città, è stato ritrovato il cadavere tagliato a pezzi di un uomo di mezza età e dalla carnagione chiara. Per ore si è temuto che si trattasse dello chef abruzzese poi la svolta con il rilascio le cui modalità non sono ancora note.
Terminata la ricostruzione dei fatti con la polizia, lo chef ha raccontato ai media i particolari del suo rapimento: “Da venerdì sera, giorno che mi hanno sequestrato, hanno cambiato tre locali per tenermi rinchiuso”, ha detto, “ho dovuto pagare per evitare che mi facessero del male. Grazie a Dio, mi hanno sempre passato il cibo. Ho parlato molto con i rapinatori. Mi volevano tagliare un dito e un orecchio. Per questo ho dovuto versare soldi e soldi. Non mi hanno fatto mancare il sostentamento fino a ieri che si sono stufati e mi hanno lasciato libero quasi vicino al ristorante. La cosa più importante è che mi hanno aspettato tutti i miei operai, come una grande famiglia”.
Colonico manda un abbraccio all’Italia e alla sua Sulmona dove, dice, “tornerò presto per mangiare un piatto di carbonara”. Lo chef liberato riserva i suoi ringraziamenti alla gente che ha creduto in lui, ma anche a qualche detrattore. “Hanno detto stupidaggini – sottolinea – sul fatto che devo dei soldi. No. L’Ecuador sta male sul piano economico. Chi non sa è meglio che non parla perché non è corretto. Grazie a Dio sto bene. Ringrazio la polizia in Ecuador. Porterò avanti il mio progetto con sacrificio”.
Il rapimento dello chef abruzzese è avvenuto venerdì alle 16.32 (23.32 ora italiana). Come ha riportato il quotidiano locale “El Universo”, due uomini a volto scoperto, armati di pistole e mitragliatrici e in divisa da forze dell’ordine fanno irruzione a Il Sabore mio – By Benny, il locale di Panfilo Colonico in Ecuador, mentre un terzo resta all’esterno col casco. Dopo pochi secondi i due prelevano il cuoco, che viene portato via senza opporre resistenza. Da allora non se ne hanno più tracce. Il tutto viene ripreso dalle telecamere di sicurezza. A dare l’allarme sono i dipendenti, che si attivano subito con i suoi conoscenti affinché si mettano in contatto con i familiari (una sorella e l’ex moglie) che vivono nella località peligna.
Lo chef, abruzzese di origini, ha iniziato con un’impresa di costruzioni in Canada, dove è nato. Dopo una parentesi sulmonese alla guida del ristorante “La Magnolia”, decide durante il lockdown di aprire un ristorante italiano a Guayaquil, capitale commerciale dell’Ecuador, nel quartiere La Garzota, vicino all’aeroporto. Si chiama Il Sabore mio – By Benny e in zona è un posto piuttosto apprezzato.
“Abbiamo appreso con grande soddisfazione la notizia della liberazione dello chef originario di Sulmona, Panfilo Colonico. In questi giorni sono rimasto in contatto continuo con la Farnesina, che ringrazio per l’attenzione manifestata, per avere notizie sull’evolversi di questo rapimento. Si chiude positivamente una vicenda drammatica che ha visto il nostro corregionale vittima dell’episodio criminoso”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Parla anche Carmine Palazzone, imprenditore di Sulmona amico di Colonico: “Tiriamo un sospiro di sollievo. Per tutti noi finisce un incubo”. Palazzone era stato il primo, lo scorso venerdì, a contattare la Farnesina dopo aver saputo del rapimento di Colonico. Oggi la buona notizia all’alba. “Ho appreso la notizia intorno alle 5 – racconta – Immediatamente mi sono messo in contatto con Panfilo tramite videochiamata”. Lo ha visto in buone condizioni, anche se visibilmente provato. “Gli ho mandato un grande abbraccio da parte di tutti i sulmonesi. Lo risentirò nelle prossime ore, al termine dell’interrogatorio della Polizia”. Sulle circostanze del sequestro e del rilascio gli inquirenti al momento mantengono uno stretto riserbo.
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