Siglato tra la Soprintendenza ABAP per le province di Chieti e Pescara e la Cooperativa di Comunità Urbana MIRARE, il Partenariato Speciale Pubblico Privato (PSPP) finalizzato alla rigenerazione e valorizzazione della ex chiesa di Santa Maria del Tricalle di Chieti.
La chiesa di Santa Maria del Tricalle, di proprietà del demanio culturale dello Stato, è un luogo unico. Oggi la Soprintendenza pone l’ultimo tassello per la valorizzazione e la restituzione del monumento al pubblico, attraverso l’attuazione dello strumento di gestione del patrimonio culturale previsto dall’articolo 151 del Codice degli Appalti. Quello siglato tra la Soprintendenza e Mirare è il primo PSPP in Abruzzo per la gestione di un bene culturale.
Per la soprintendente Rosaria Mencarelli “l’utilizzo di uno strumento avanzato quale il Partenariato Pubblico Speciale Pubblico Privato, previsto dall’art.151 del Codice degli Appalti, permette una maggiore efficacia dei processi di valorizzazione del patrimonio culturale: la ripresa e lo sviluppo del sito di Santa Maria del Tricalle, che costituiscono la finalità del partenariato, si inseriscono strategicamente nel contesto di una visione di sviluppo integrato dell’area urbana, tramite l’innalzamento del sistema turistico-culturale teatino al pari dei più moderni siti e poli culturali del Paese”.
Mettendo a valore le peculiarità offerte dal patrimonio storico e archeologico di Chieti, la sinergia tra Soprintendenza e Mirare ha l’obiettivo di attivare un percorso di crescita economica e di sviluppo del comparto turistico e culturale focalizzato sulla rigenerazione urbana e la partecipazione collettiva.
La rigenerazione della ex chiesa, ad opera di Mirare, prevede la nascita di un centro di produzione culturale che, come dichiarato da Marco Passerini presidente di Mirare “offrirà servizi alla cittadinanza e una programmazione culturale, artistica e formativa ampia e indirizzata ad un pubblico eterogeneo — cittadini, associazioni, aziende, istituzioni — con una progettualità sempre attenta alla attualità e al dialogo con il territorio, attraverso una forma di gestione condivisa e partecipata”.
La fine degli interventi è prevista per agosto. Nei prossimi giorni saranno consegnati i lavori che prevedono la sistemazione dell’area esterna attraverso la realizzazione di un accesso migliorato per il superamento delle barriere architettoniche e la sistemazione dello spazio del giardino, che potrà essere adeguatamente utilizzato anche per eventi culturali e manifestazioni. All’interno saranno eseguite operazioni di valorizzazione dello spazio con la completa revisione dell’impianto illuminotecnico, l’adeguamento impiantistico e delle infrastrutture di rete, nonché l’installazione di un innovativo impianto di riscaldamento degli spazi, efficiente e poco invasivo, che consentiranno la completa e massima fruibilità dello spazio rinnovato, anche nei periodi invernali.
L’intervento sarà realizzato a cura della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio con un finanziamento di 136.000 euro. La responsabilità del procedimento è affidata all’architetto Emanuela Criber, funzionario interno alla Soprintendenza, mentre la progettazione e direzione dei lavori è stata affidata ad un professionista esterno, l’architetto Luca Mancini.