Chieti: amianto nella sede alla polizia locale, esposto della Uil e replica da Palazzo

Il segretario della Uil funzione pubblica di Chieti, Marco Angelucci, ha presentato un esposto in Procura per presunte inadempienze da parte del Comune riguardo la presenza di amianto nella sede della polizia locale riscontrata già nel 2021

L’esposto punta a chiarire se vi siano state omissioni negli interventi e nelle misure preventive che il Comune avrebbe dovuto attuare per tutelare la salute dei lavoratori. Il sindacato preoccupato per i lavoratori e gli utenti che continuano a frequentare il comando, aveva proposto alternative come la sede di piazza Carafa o un eventuale accordo con la provincia per il polo tecnico.

“Le condizioni del comando della Polizia Locale in merito alla presenza di amianto sono state prese in seria considerazione da parte di questa Amministrazione, che dopo aver provveduto a mettere in sicurezza le aree esposte, ha già avviato e quasi definito i lavori di sistemazione di una sezione del Comando dove la settimana prossima sarà collocato parte del personale”, affermano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore al Personale Massimo Cassarino.

“Nel frattempo abbiamo disposto il trasferimento degli altri agenti al quinto piano della sede comunale di Viale Amendola – informano il sindaco e l’assessore Cassarino – , dislocazione resa possibile da ulteriori trasferimenti interni di altri uffici che sono in atto, questo finché non saranno terminati i lavori di bonifica dell’area dov’è stato rinvenuto l’amianto. Tali interventi saranno programmati a seguito dell’approvazione del bilancio, trovando l’adeguata copertura delle somme per la successiva esecuzione. Questo stato dell’arte è bene a conoscenza sia della comandante e degli agenti, sia dei sindacati, con i quali abbiamo avuto più occasioni di confronto, al fine di trovare la soluzione migliore per la salute e per le speciali peculiarità delle funzioni di Polizia Locale. Prendiamo atto dell’esposto fatto alla Procura, ma siamo oltremodo fermi nel dire che da parte nostra non c’è stata negligenza. I tempi sono dettati dalla complessa situazione degli spazi e dalla necessità di trovare una soluzione ottimale nel più ristretto arco temporale, cosa che ad oggi ci porta a escludere alternative non facilmente praticabili, come prospettato in più di una riunione anche ai sindacati, affinché il Corpo di Polizia Locale possa continuare a operare in sicurezza. Cosa accaduta con l’idea di utilizzare la sede di Piazza Carafa lasciata vuota da Teateservizi, o di spostarli al Polo Tecnico, su cui è tuttora aperta un’interlocuzione con la Provincia e gli altri soggetti coinvolti per vagliare la tempestiva praticabilità anche di quella dislocazione”.