La consigliera regionale Barbara Stella del M5S, interviene in merito alla decisione, che definisce gravissima, dell’università “D’Annunzio” di utilizzare una app, al posto dei tutor, come supporto per gli studenti con disabilità. E auspica che il Senato Accademico “faccia immediatamente marcia indietro”.
Secondo la consigliera regionale in un periodo così delicato come quello che stiamo vivendo a seguito della pandemia da Covid-19 “le università dovrebbero piuttosto ampliare i servizi a favore degli studenti, ancor più se parliamo di studenti Dsa o con disabilità”.
“Quanto alle conseguenze sul piano pratico “mi chiedo – aggiunge Stella – come sia possibile pensare di offrire un sostegno adeguato ed efficiente attraverso un app, che può essere semmai utilizzato solo come strumento di supporto, ampliando un servizio che assolutamente non può essere sostituito. I ragazzi instaurano con i loro tutor anche un rapporto di fiducia, sulla base delle proprie esigenze che sono diverse da persona a persona e che di certo non possono essere sostituite da un software. Se c’è bisogno di tagliare delle risorse per far quadrare i conti – conclude Stella – di certo non possono essere gli studenti a pagarne le spese, specialmente se si tratta di studenti Dsa o con disabilità”.