Il Segretariato europeo dell’Uia agirà legalmente in relazione al progetto ”Chieti Open Heritage”, che avrebbe dovuto portare alla riqualificazione e valorizzazione culturale di palazzo Massangioli e dell’ex cinema Eden di Chieti, con fondi europei per 6 milioni di euro.
Progetto che, però, non è stato mai presentato dagli incaricati della precedente amministrazione comunale, come ha denunciato due giorni fa l’attuale vice sindaco del capoluogo teatino Paolo De Cesare. L’azione legale , per ”falsificazione di documenti del Segretariato e chiaro intento di frode” è stata comunicata all’amministrazione comunale che, dal canto suo, ha già annunciato con De Cesare la presentazione di un esposto. Nella nota inviata al Comune di Chieti, il Segretariato ha confermato che la proposta denominata Uia05-384, relativa al progetto, non è stata mai formalmente inviata, quindi non è stata valutata e di conseguenza non è stata approvata.
”Si arricchisce di conferme l’inesistenza di un progetto e di tasselli che rendono ancora più grave la situazione emersa a fronte delle verifiche che questa Amministrazione ha effettuato sul millantato finanziamento di 6 milioni di euro, dopo la relazione pervenuta a dicembre sullo stato del progetto – sottolinea De Cesare. Un falso, è così che il Segretariato per mano di Raffaele Barbato, il coordinatore dei progetti Uia, ha definito la comunicazione ufficiale su carta intestata dell’Ue e a firma del direttore Tim Caulfield, allegata a quella relazione, tanto che ora agirà legalmente a propria tutela contro la falsificazione delle carte presentate in dicembre agli uffici comunali ad opera della responsabile del progetto, incaricata dall’Amministrazione Di Primio”. Secondo De Cesare: ”Oltre alla beffa nei confronti di tutti i partner istituzionali e privati, per l’immagine della città è un danno enorme la mancata presentazione del progetto sulla piattaforma del Segretariato della Commissione Europea. Una ‘negligenza’ da parte della progettista designata dall’ex sindaco a farlo – aggiunge De Cesare – , che non solo ci ha impedito di aspirare a un finanziamento di tale rilevanza, ma che in questi mesi ha persino continuato ad illudere l’Ente e tutta l’importante cordata di partner, che ci sarebbe stato una sorta di ripescaggio, che i fondi sarebbero arrivati e con tanto di certificato d’eccellenza per Chieti, cosa falsa e anche impossibile, perché il progetto non è mai stato vagliato, né il bando prevedeva extra budget”.