Presentato a Chieti, presso la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo,Viteliù cicloarcheotour, una forma di turismo praticata in bicicletta, in programma dal 15 al 17 giugno, nei territori abitati dalle antiche popolazioni italiche.
L’iniziativa organizzata dall’associazione GreenAbruzzo, presieduta da Ginello Cimini, coniuga sport, turismo, cultura attraverso il cicloturismo, la storia e l’archeologia. Al primo ciclotour , al quale potranno partecipare 15 persone, ne seguirà un altro prossimamente ha spiegato il presidente Cimini che lo ha presentato insieme a Nicola Mastronardi, autore del romanzo storico ” Viteliù – il nome della libertà”, che ha ispirato la nascita del progetto in questione e al campione di ciclismo Palmiro Masciarelli.
Mastronardi ha ricordato che nel libro si parla delle” antiche popolazioni che abitavano l’odierno Abruzzo e l’alto Molise, e del loro rapporto con Roma, la città eterna, amata e odiata, ma destinata in quegli anni a diventare l’Impero più vasto della terra. Il romanzo è ispirato alle antiche popolazioni italiche e ambientato al tempo delle guerre sociali, giunto ormai alla seconda edizione e alla novantesima presentazione in Italia”.
Un’occasione per parlare di cicloturismo, una forma di turismo praticata in bicicletta, con le varianti “treno + bici” o con i tour organizzati da agenzie che forniscono supporto logistico e trasporto bagagli. È una maniera di viaggiare particolarmente economica, che esce dai canoni e dai consueti itinerari del turismo di massa. I cicloturisti sono quasi sempre accomunati da una spiccata sensibilità ambientale, da una grande passione per la bicicletta come mezzo di trasporto e come stile di vita, da una vivace curiosità per i luoghi sconosciuti al grande pubblico e da una grande adattabilità alle situazioni impreviste.