Il Tribunale di Chieti ieri ha condannato a sei anni e otto mesi di reclusione un 56enne accusato di avere fabbricato un ordigno artigianale
L’uomo, foggiano, è stato accusato insieme a tre concittadini di avere fabbricato e detenuto illegalmente un ordigno realizzato artigianalmente e contenente 381 grammi di materiale esplosivo.
L’ordigno sarebbe stato occultato sul ciglio di una strada interpoderale. Si ritiene che sia stato utilizzato per un assalto al bancomat.
I fatti risalgono a dicembre del 2019 quando nella zona di Tollo (Chieti) i carabinieri, che in quel periodo davano la caccia alla cosiddetta ‘banda della marmotta’, intercettarono un’auto che era stata notata nei luoghi in cui erano avvenuti assalti ai bancomat. A bordo con Pezzano c’erano altri tre uomini, poco lontano i militari hanno trovato l’ordigno nascosto nella vegetazione e per i tre è scattato l’arresto. L’uomo, che si chiama Antonio Gerardo Pezzano, è stato processato con il rito ordinario, gli altri tre erano stati condannati con l’abbreviato.