Consiglio comunale particolarmente importante quello del pomeriggio a Chieti dove la maggioranza del sindaco Ferrara dovrà essere compatta per l’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026
Se non ci saranno i voti necessari per approvare il bilancio, parte un iter che può chiudersi con lo scioglimento del consiglio comunale e l’arrivo del commissario. “L’ultimo consiglio – ricorda Arianna Iannotti sul quotidiano il Centro – ha dimostrato che la maggioranza è tutto fuorché salda. I due voti contrari dei consiglieri di maggioranza Alberto Chiavaroli (lista Ferrara) ed Enrico Iezzi (Gruppo misto) hanno fatto sì che la maggioranza non avesse i numeri per approvare una delibera. Chiavaroli continua a rivendicare un assessorato e a domanda ha specificato di non volere un assessorato per sé, ma di essere interessato solo a che la mia lista sia rappresentata in giunta.
Il sindaco aveva sempre detto di essere contrario a rimpasti di giunta, motivo per cui non ha stretto quella “mano tesa” offerta dai gruppi Teti e Azione politica, che chiedevano appunto di entrare in giunta con almeno due esponenti e in cambio assicuravano una maggioranza più stabile. Ferrara aveva indetto una conferenza stampa per questa mattina ma è slittata a dopo l’approvazione del bilancio. Questa mattina era previsto, secondo voci, un incontro con Chiavaroli. Tutto dipende anche dai numeri dell’opposizione.
“E non solo, c’è anche un effetto influenza da dover considerare: i malanni di stagione potrebbero falcidiare le presenze in aula, anche tra le file della minoranza. Con lo spostamento all’opposizione del gruppo che ruota intorno al patron del Chieti calcio Altair D’Arcangelo, la maggioranza può contare su un solo voto in più della minoranza. In una situazione così in bilico, anche un’influenza può fare la differenza”, si legge ancora su il Centro.
Nel frattempo, uno dei cinque consiglieri dalla ex “mano tesa”, l’ex polo civico Vincenzo Ginefra, ora gruppo Teti afferma: “Il bilancio non può essere votato per mancanza di capacità politica e irresponsabilità del sindaco. Il piano triennale delle opere pubbliche con chi è stato condiviso?”, si chiede
Il sindaco Ferrara confida nella responsabilità dei consiglieri, soprattutto di coloro che sono stati eletti con lui perché “ora comincia la fase di lavoro per la città e non ci si può tirare indietro dopo il periodo così difficile appena trascorso e rovinare tutto. Bisogna pensare al bene dei cittadini e al futuro”.