Dopo la neve e il sisma e le frane, la crisi del commercio e del turismo preoccupa l’Abruzzo. E i cedimenti del territorio non aiutano la ripresa: a Chieti i commercianti chiedono parcheggi gratis per aiutare il settore.
I recenti eventi calamitosi che hanno investito l’Abruzzo continuano ad avere ripercussioni importanti anche sull’economia della regione, alle prese con la crisi del turismo e del commercio. Il dissesto idrogeologico, particolarmente sentito nel territorio teatino, preoccupa commercianti aderenti al Consorzio Chieti C’è(ntro) che hanno scritto al sindaco Di Primio per chiedere misure concrete per salvare il settore.
“Il problema frane impone l’attuazione degli interventi sia sul piano tempistico che su quello, non secondario, dell’analisi dello
stato idrogeologico della città. A tali quesiti si deve collegare il controllo delle soluzioni strutturali da mettere in opera, ma anche la lucida trasparenza sugli appalti che fugga soluzioni frettolose e dannose. Questo quesito pone all’attuale amministrazione cittadina l’obbligo di informare la cittadinanza sull’ammontare dei fondi richiesti alla Regione per la gestione delle calamità nel territorio cittadino e nei territori limitrofi. Tutto ciò ripropone, con necessità di soluzioni, le annose e mai risolte questioni sulla viabilità e sulla possibilità di aree di parcheggio sia in tempi normali che di emergenza. Soluzioni da vagliare al più presto che possono riguardare, ad esempio, la sospensione temporanea dei parcheggi a pagamento e l’organizzazione di navette dirette dai parcheggi, al centro. Lo chiediamo come categoria di imprenditori che in questo momento rappresenta l’unico asse economico-sociale del territorio. Asse che produce reddito e lavoro in una realtà fortemente depauperata. Il Consorzio Chieti C’è(ntro) chiede inoltre a tutte le altre associazioni cittadine l’adesione alle ragioni delle nostre richieste per strutturare un intervento che coinvolge l’intera cittadinanza”.