La Uil è decisamente contraria all’esternalizzazione dei servizi all’Istituto di assistenza al San Giovanni Battista di Chieti. Il sindacato chiede concorsi e assunzioni a tempo indeterminato
Il consiglio Asp (Azienda pubblica di servizi alle persone), che amministra le case di riposo, sembra prendere una strada diversa. Il Cda presieduto da Concezio Tilli si è riunito a fine ottobre e ha dato mandato agli uffici di procedere alla “gara di esternalizzazione del servizio di assistenza per un periodo di tre anni, in via sperimentale e nell’ottica del massimo contenimento della spesa”. Un contenimento della spesa che però, secondo il segretario Uil Fpl Chieti Marco Angelucci, a lungo andare non servirà davvero a contenere i costi e contribuirà ad aumentare la precarietà del lavoro, impoverendo il sistema economico territoriale.
Tilli aggiunge che la Asp ha provato a fare i concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato, ma non è stato possibile dare corso al bando.
“La retta relativa alle prestazioni socio-sanitarie – dicono gli amministratori – risulta del tutto inadeguata a coprire i costi, in quanto ferma al 2002: ciò ha comportato la necessaria valutazione di modi alternativi di gestione, senza ricorrere ad assunzioni dirette”.
Ma Angelucci ribatte:
“Bisognerebbe considerare che la Regione ha avviato un tavolo tecnico per la rivalutazione delle tariffe sanitarie, è dunque possibile che le erogazioni regionali siano destinate salire”.
L’Istituto San Giovanni Battista presta assistenza agli anziani e ai disabili: 198 i posti letto accreditati, dei quali però attualmente possono essere occupati solo 114. Sono 12 gli infermieri assunti e 15 gli operatori socio-sanitari.