Francesco De Cicco, 61 anni, originario di Napoli, è il nuovo questore di Chieti. E’ stato presentato questa mattina. Succede a Annino Gargano che da oggi guida ufficialmente la questura di Brindisi.
De Cicco è sposato con con Elisabetta Narciso dirigente della polizia postale abruzzese. Negli ultimi 3 anni è stato questore di Rimini. Si tratta di un ritorno nella nostra regione. De Cicco, infatti, ha già lavorato a Pescara, prima come capo di gabinetto, poi come vicario del questore fino al 2015. Stesso ruolo, quest’ultimo, ricoperto a Teramo.
Entrato in polizia nel 1988, dopo aver frequentato il corso di formazione per vice commissario, De Cicco è stato assegnato alla squadra mobile di Torino. Dal 1996 al 1999 ha diretto la squadra mobile di Agrigento e, successivamente, il gabinetto regionale di polizia scientifica per la Toscana. Nell’agosto del 2000 è stato trasferito al Servizio centrale operativo (Sco), dove si è occupato prevalentemente di immigrazione clandestina e tratta di esseri umani. Promosso primo dirigente nel 2005, ha guidato la seconda divisione dello Sco, fino al dicembre 2008. Dopo le esperienze a Pescara e Teramo, è stato nominato reggente dell’Ufficio analisi, programmi e documentazione della segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza ed è stato promosso dirigente superiore il 23 marzo del 2016. Trasferito all’Ufficio centrale ispettivo come ispettore generale, ha assunto le funzioni di dirigente del Compartimento polizia ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo il 1° settembre del 2016 e, successivamente, quelle di dirigente del Compartimento polizia ferroviaria per l’Emilia Romagna fino al 25 marzo 2019, quando ha assunto la guida della questura di Rimini.
Le prime parole di Francesco De Cicco da questore di Chieti
“Per me un piacevole ritorno in Abruzzo. Tra l’altro, la mia famiglia vive a Pescara. Non è un dettaglio perchè aiuta a lavorare meglio, aiuta ad essere più presenti sul territorio e a conoscere un po’ meglio le problematiche più o meno comuni a quelle che investono le altre province: la criminalità con i reati contro il patrimonio, lo spaccio delle sostanze stupefacenti e, negli ultimi tempi,un modo abbastanza scomposto di divertirsi. Dobbiamo, quindi, essere più vicini al disagio giovanile. Noi abbiamo una responsabilità particolarmente significativa ma anche gli altri devono fare la loro parte. E’ importante l’aiuto del cittadino che è la prima sentinella del territorio perchè vede prima di noi i problemi, ci aiuta a intercettarli immediatamente e ad intervenire in maniera chirurgica senza esporsi. In questa squadra il cittadino ha un compito importante. Ringrazio il mio predecessore Annino Gargano. Lo conosco molto bene. In passato, abbiamo lavorato insieme. E’ un ottimo funzionario. E’ stato molto vicino ai suoi uomini, soprattutto alla gente e alle altre istituzioni. Troverò una strada in discesa”.