Chieti: la maggioranza barcolla, ma non molla in vista dei bilanci di previsione

Nonostante il sindaco Ferrara continui a parlare di maggioranza compatta, anche nella seduta del Consiglio Comunale di ieri a Chieti segnali politici diversi con la mancata approvazione del rendiconto  consolidato 2022 e dopo Natale si teme l’inesorabile resa dei conti.

Si tratta di atti già passati al vaglio del Ministero, per cui la non approvazione da parte dell’assise comunale non ha effetti concreti se non quello di un segnale politico forte. Tuttavia,  Il no al rendiconto consolidato dell’esercizio 2022 è una decisa spallata a quella torre in cima alla quale il sindaco Diego Ferrara e la sua giunta stanno perdendo stabilità. E a dare quella spallata sono gli stessi consiglieri di maggioranza: oltre al gruppo dei ribelli denominato “Teti”, legati al patron del Chieti Calcio D’Arcangelo, ieri pomeriggio polemicamente disposti sulle sedie centrali e non tra i banchi della maggioranza, con loro anche Bruno Di Iorio; anche i due consiglieri della Lista “Ferrara Sindaco”, due di numero, Alberto Chiavaroli ed Enrico Iezzi, da tempo alla ricerca di una rappresentanza in giunta. Da loro i due voti decisivi per far andare sotto la maggioranza e se non accade qualcosa di davvero significativo nei prossimi giorni, il 27 rischia di saltare il banco, con la votazione sui bilanci di previsione, ma Ferrara è fiducioso:

“Io e la mia giunta non abbiamo da rimproverarci nulla – dice il sindaco – abbiamo fatto tutto quello che andava fatto e percepisco anche fiducia da gran parte della maggioranza, abbiamo attraversato momenti compplicati tra Covid e dissesto, ma ci stiamo rialzando e all’orizzonte ci sono ancora tante cose da fare, l’eventuale commissariamento farebbe sprofondare questa città in un pericolossissimo stallo.”

Di tutt’altro avviso i cosiddetti ribelli, in particolare i consiglieri comunali del Gruppo Teti, con Filippo Di Giovanni che parla di spaccature ormai insanabili:

“Non siamo noi a rendere instabile la maggioranza – spiega Di Giovanni – e stasera si è visto chiaramente che Ferrara non ha più il polso della situazione. Il giudizio politico sul suo operato e quello della sua giunta è chiaro. Lui dice di avere i numeri per andare avanti? Staremo a vedere”

Dai banchi dell’opposizione, intanto, si festeggia per la nomina di Emma Letta come rappresentante del Comune all’interno dell’Asp, al posto del dimissionario Colantonio, e osserva non senza imbarazzo quanto sta accadendo in maggioranza. Qualcuno fa notare che a minacciare seriamente il governo del capoluogo teatino è una manciata di consiglieri che alle elezioni hanno preso meno della metà dei voti del più votato del centrodestra, quel Mario Colantonio della Lega che nel criticare aspramente Ferrara e la sua maggioranza, fa anche notare che:

“La pratica della sfiducia al sindaco a Chieti è consolidata, ma la storia ci dice anche che non ha mai avuto risvolti positivi nelle successive elezioni, anzi, Nicola Cucullo fu sfiduciato due volte e per ben due volte fu rieletto, mentre coloro che lo sfiduciarono presero una sonora batosta degli alettori.”

 

 

Luca Pompei: