Dodici persone finite in carcere e altre 32 indagate a piede libero, due delle quali sottoposte a obbligo di dimora. È il bilancio dell’operazione antidroga dei Carabinieri del comando provinciale di Chieti e che ha interessato Chieti, Pescara, Milano, Montesilvano, Città S. Angelo, San Benedetto del Tronto, Gabicce e Rimini.
12 arresti e 2 obblighi di dimora nell’ambito dell’operazione transnazionale “Alento” dei Carabinieri di Chieti. Una certosina e delicata indagine, partita nel 2019, ha permesso di ricostruire tutta la filiera di spaccio con ramificazioni in Belgio, Olanda e Germania: da queste tre nazioni giungeva la “roba”, prima in Albania e poi in Abruzzo. Una volta nella nostra regione la droga veniva depositata, nascosta, nei pressi del fiume Alento da dove, all’occorrenza, veniva “prelevata” per poi raggiungere la piazza di spaccio a bordo di camion o auto di grossa cilindrata: destinazioni finali Marche ed Emilia. Le accuse a vario titolo sono l’associazione a delinquere finalizzata ad acquistare in Belgio e in Olanda grossi quantitativi di cocaina, eroina e marijuana che poi veniva portata in Italia nascosta a bordo di auto o anche di un tir nel cui serbatoio era stato ricavato un doppio fondo.
Una struttura organizzata con sede in Abruzzo, in particolare tra Francavilla al Mare, Pescara e Comuni limitrofi. In carcere sono finiti Gianluca Baldassarre, 49 anni residente a Chieti, Gjysho Bana, albanese di 38 anni residente a Montesilvano, Manuel Catapano, 36 anni residente a Montesilvano, Andreas D’Onofrio si 25 anni residente a Città S.Angelo, Emiljan Guri albanese di 31 anni residente a San Benedetto del Tronto, Luca Nesci, 31 anni residente a Spoltore, Bujar Perlica, 49 anni, albanese residente a Montesilvano, Edmond Roci, albanese di 45 anni residente a Montesilvano, Aquilino Spinelli, 32 anni residente a Città S. Angelo, Brikeli Ziu, 35 anni albanese residente a Gabicce Mare, Miklovan Ziu, albanese di 42 anni residente a Montesilvano, Armand Veliu, albanese di 34 anni arrestato a Milano. L’indagine, coordinata dal Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila che ha chiesto e ottenuto dal Gip le misure cautelari, è stata illustrata questa mattina a Chieti nel corso di una conferenza stampa dal comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Alceo Greco, dal comandante del reparto operativo colonnello Pietro D’Imperio e dal comandante del nucleo investigativo, il capitano Placido Abbatantuoni. Iniziata a settembre del 2019, l’inchiesta prende il nome dal rinvenimento di un chilo e mezzo si eroina occultato sulle sponde del fiume Alento a Francavilla al Mare, ed ha portato all’arresto in flagranza di 19 persone per spaccio di stupefacenti e al sequestro di circa 60 chilogrammi di stupefacente fra cocaina ed eroina.