È Monica Brandiferri la nuova Consigliera di Parità della Provincia di Chieti, nominata ufficialmente con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro per le Pari Opportunità, su designazione del Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.
Un importante riconoscimento per Monica Brandiferri, da sempre impegnata per promuovere e portare avanti politiche di genere e di pari opportunità e per contrastare e prevenire ogni forma di violenza e discriminazione nei luoghi di lavoro. Infatti Monica Brandiferri è stata, e lo è tuttora, componente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo, di cui è stata anche Presidente; attualmente ricopre con ottimi risultati, confermati anche dai tanti casi risolti positivamente e dal successo ottenuto dalle campagne di sensibilizzazione promosse sul tema della violenza contro le donne, la carica di Consigliera di Parità della Provincia di Teramo e di Consigliera di Parità supplente della Regione Abruzzo. Va evidenziato che Monica Brandiferri ha anche ricoperto importanti incarichi politici: è stata la prima donna ad essere stata eletta Presidente della Comunità Montana della Laga zona M e per 15 anni è stata consigliere ed assessore al Comune di Torricella Sicura.
“Sono orgogliosa ed onorata – afferma Monica Brandiferri – del prestigioso incarico che mi è stato conferito. Ringrazio il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna per avermi designata al Ministero competente e per aver dimostrato notevole fiducia nei miei confronti. Porterò avanti la mia attività, come ho sempre fatto, con impegno e dedizione, e mi auguro di poter operare in modo proficuo per garantire la parità di genere e per tutelare i lavoratori e le lavoratrici da violenze e discriminazioni nei luoghi di lavoro. Sono consapevole del fatto che c’è tanto da lavorare, ma sono altrettanto convinta che ci sono tutti i presupposti per raggiungere risultati importanti in materia di uguaglianza di diritti tra uomo e donna e di eliminazione di ogni forma di discriminazione”.