L’aggressione a un 19enne con calci e pugni, avvenuta nel mese di maggio scorso a Chieti scalo, fa scattare il cosiddetto “Daspo Willy” nei confronti di un 21enne di Chieti che per un anno non potrà più entrare nei locali della movida.
Il provvedimento prevede per un anno il divieto di accesso negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento che si trovano in alcune strade e piazze di Chieti Scalo, dove solitamente si concentra la movida dei giovani. La misura di prevenzione è stata adottata dal questore di Chieti al termine di un’accurata istruttoria svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine, dopo le indagini della Squadra Mobile che hanno portato a individuare l’autore dell’aggressione e alla denuncia all’autorità giudiziaria per lesioni personali.
La Questura di Chieti fa sapere che, come riscontrato nelle indagini, l’aggressore aveva colpito l’altro giovane, più volte, con pugni al capo ed al volto procurandogli anche traumi considerevoli come la frattura del setto nasale. Il 21enne si sarebbe poi dileguato all’arrivo della polizia, giunta sul posto dopo la richiesta di aiuto arrivata al centralino del “113”.
Il “Daspo Willy” è stato introdotto a seguito della tragica morte del giovane Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020. La misura è volta a frenare la pericolosità sociale di persone che sono state condannate o denunciate per reati contro la persona o il patrimonio e che comunque si sono rese responsabili di risse o altri episodi gravi all’interno o nelle vicinanze di esercizi pubblici. Il divieto di accesso ai locali ha l’obiettivo di scongiurare il pericoloso ripetersi degli stessi episodi violenti. La violazione della misura di prevenzione è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro.