Sfumata l’ipotesi di vendita, oggetto di un acceso dibattito istituzionale, il Palazzo de Mayo di Chieti resta alla fondazione Banco di Napoli
Lo storico palazzo di Chieti, su corso Marrucino, potrà essere dato in comodato d’uso gratuito ad un ente pubblico. Lo ha comunicato la stessa proprietà durante il consiglio generale della fondazione Banco di Napoli che si è tenuto ieri pomeriggio nello stesso Palazzo De Mayo. Alla riunione dell’organo collegiale hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e il vicesindaco di Chieti Paolo De Cesare, in rappresentanza dei due enti favorevoli alla valorizzazione dell’immobile.
“Noi – ha detto Marsilio – abbiamo a cuore la sorte e il destino di questo palazzo bellissimo, crediamo sottovalutato anche a partire dall’ultima stima fatta, mi sono permesso di suggerire al consiglio direttivo un supplemento istruttorio e una maggiore riflessione per una valutazione più corretta.
“Il nostro auspicio è che la Fondazione Banco di Napoli trovi la forza e la capacità gestionale di confermare la sua presenza fisica sul territorio di Chieti. La realtà è che c’è troppa sproporzione tra la valutazione iniziale, contestuale al momento della fusione, e quella attuale che ha comportato una svalutazione e anche uno shock patrimoniale da parte della Fondazione. Per il resto, come Regione, se la Fondazione avesse bisogno del coinvolgimento istituzionale di altri enti per fare in modo che un bene di questo valore possa essere più conosciuto, più utilizzato e meglio valorizzato a beneficio dell’intero territorio, noi siamo a disposizione per ogni forma di collaborazione. Però, non possiamo non dire che, all’atto della fusione, il patrimonio e la storia della Fondazione Carichieti siano entrati a pieno titolo nel patrimonio e nella storia della Fondazione Banco di Napoli con il chiaro impegno di una reciproca valorizzazione. Sotto questo punto di vista, c’è stata un’apertura di dialogo e di confronto che spero possa continuare in maniera costruttiva con la Fondazione e con il suo Consiglio direttivo e mi auguro di poter ricevere migliori notizie rispetto a quelle che abbiamo avuto fino ad oggi”.