I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal segnalano un episodio avvenuto ieri sera a Chieti Scalo: un autista del bus La Panoramica è stato aggredito mentre era alla guida del mezzo
Il fatto è avvenuto alle ieri sera alle 18.35 sulla linea 3/. La corsa, arrivata al capolinea di Manoppello, è ripartita con 5 minuti di ritardo, ulteriormente amplificato dal passaggio a livello. Quando il bus ha effettuato la fermata in via Aternom, a Chieti Scalo, è salito un utente che, infastidito dal vistoso ritardo, ha perso le staffe e ha riversato il suo disappunto sul conducente. La tensione è salita e il passeggero è passato dalle parole ai fatti malmenando il giovane autista, che pure era alla guida del mezzo pubblico in movimento.
“Fortunatamente – si legge nella nota dei sindacati – una pattuglia in servizio, messa in allarme da quanto traspariva dai vetri del mezzo, è prontamente intervenuta bloccando il bus, salendo a bordo evitato il peggio; ma il lavoratore ora è bisognoso di cure mediche. Poco prima, alle 13.30, un episodio analogo ha coinvolto un altro autista.
Non è più possibile che le disattenzioni di Azienda e Comune di Chieti debbano ricadere nuovamente sui lavoratori e sull’utenza che ieri hanno dovuto assistere passivamente ad un’altra certificazione di inefficienza. Sono ormai cronici e certificati i ritardi che derivano dal mancato adeguamento delle percorrenze. Il fenomeno risale al lontano 2010, quando i 15km percorsi furono cronometrati dalla società, con un’approssimazione per difetto già dal principio. Oggi, a distanza di 13 anni, si usano mezzi che, per effetto dei dispositivi di sicurezza, impiegano più tempo a fermarsi e ripartire, le fermate sono aumentate e il traffico è raddoppiato. Basti pensare che le tabelle di marcia della società dettano tempi impossibili per un mezzo pesante, anche se non si facessero fermate. I lavoratori di La Panoramica lo ribadiscono da tempo: oggi ricorre un anno dalla firma dell’accordo che chiuse, solo sulla carta, una vertenza che vide quattro organizzazioni sindacali a tutti i livelli – RSA, Segreterie Provinciali e Regionali – portare avanti tutte le iniziative nelle loro disponibilità, scioperi e manifestazioni che hanno coinvolto l’opinione pubblica e la Regione Abruzzo.
Il 24 novembre 2022 si firmò l’accordo con cui il Comune di Chieti si impegnava a verificare le percorrenze affinché la società rielaborasse i turni di servizio adeguando partenze, soste e arrivi. Invece il Comune si nasconde dietro il dissesto e la società si nasconde dietro il Comune. Chi resta però esposto in prima linea sono gli autisti che subiscono ritmi di lavoro disumani (l’azienda continua ad affermare che l’esercizio è costituito dal 24% di soste pagate, sebbene in Regione questa teoria si sia dissolta come neve al sole), subiscono le lamentele dell’utenza e da oggi vengono anche malmenati… mentre chi dovrebbe gestire queste dinamiche ha la testa sotto la sabbia. Le ultime speranze le abbiamo riposte nel Prefetto di Chieti che, lette le preoccupazioni oggi divenute realtà, intervenne sollecitando le parti, e nell’intervento decisivo di Regione Abruzzo, che sembrava avere ben compreso che l’esercizio del trasporto pubblico nel Comune di Chieti non può essere ancora abbandonato a se stesso, ma ad oggi non abbiamo alcun elemento di riscontro.
Nell’esprimere tutta la nostra vicinanza al collega di una sola cosa siamo certi: noi non resteremo a guardare, ad un anno esatto dalla rivendicazione dei nostri diritti dovremo di nuovo intraprendere tutte le iniziative sindacali nelle nostre disponibilità, fino ad arrivare in ultima ratio agli scioperi con il blocco dei servizi”.
Firmato da
FILT-CGIL FIT-CISL FAISA-CISAL
Aurelio Di Eugenio Andrea Mascitti Luciano Lizzi