Chieti: striscione con intimidazioni al Centro e al giornalista Lettieri

Affisso a Chieti uno striscione “dedicato” al quotidiano il Centro e al giornalista Gianluca Lettieri. L’editoriale del direttore del giornale Luca Telese

Apparso in città ieri, lo striscione intimidatorio nei confronti del giornalista del quotidiano il Centro Gianluca Lettieri, che sta curando l’inchiesta sulle vicende finanziarie e giudiziarie che riguardano la società del Chieti, è oggetto di osservazione da parte degli investigatori, così come le ingiurie e minacce sui social che ne sono seguite. Tanti gli attestati di solidarietà nei confronti della testata ed in particolare del collega finito nel mirino, ai quali associamo quelli della redazione e del Cdr di Rete8.

“Solidarietà a Gianluca Lettieri e al quotidiano Il Centro. Siamo tutti Gianluca Lettieri. Il giornalismo indipendente, il racconto delle notizie, non si lasceranno mai intimidire dalle minacce: uno striscione vile quello degli ultras del Chieti Calcio, subito rilanciato dai soliti leoni della tastiera. Le giornaliste e i giornalisti abruzzesi saranno sempre scorta mediatica di Gianluca e di tutti i colleghi che non si fanno intimidire da
chi pensa di imbavagliare il dovere di informare, fare inchieste, negando così ai cittadini il diritto ad essere informati soprattutto su notizie scomode e fatti opachi che meritano sempre i riflettori dell’informazione libera e indipendente”. Ezio Cerasi segretario Sga.

Il Presidente dell’USSI Abruzzo, Giancarlo Febbo in una nota afferma:

“Altro che nemici, raccontando fatti veri e verificati, ancorché forse non graditi ad alcuni, Gianluca e il suo giornale si dimostrano i primi e veri amici della squadra e della città di Chieti. E non si faranno certo intimidire da uno striscione anonimo e dai vaneggiamenti dei soliti leoni da tastiera. Il gruppo Ussi Abruzzo esprime perciò piena e incondizionata solidarietà al collega Gianluca Lettieri e al quotidiano Il Centro, oggetto di pesanti attacchi e nemmeno troppo velate minacce da presunti ultras teatini per aver raccolto, pubblicato e documentato notizie inerenti inchieste in corso in Italia come in Svizzera sulla società proprietaria del pacchetto di maggioranza del Chieti calcio. Lungi dal confondere questi sedicenti tifosi con la maggioranza degli sportivi e del tifo organizzato neroverde, l’Ussi sarà sempre accanto ai colleghi impegnati nel quotidiano diritto dovere di informare i cittadini su vicende di così largo e pubblico interesse, anche e soprattutto laddove questo dovesse risultare scomodo a chi preferisce celarsi nell’opacità e lanciare minacce dietro la comoda quanto vile maschera dell’anonimato”. Conclude il presidente Ussi Abruzzo  Giancarlo Febbo.
Solidarietà Odg Abruzzo a Gianluca Lettieri, giornalista vittima di minacce 
L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo esprime la propria piena solidarietà a Gianluca Lettieri, giornalista del quotidiano Il Centro, vittima di minacce e intimidazioni riconducibili ad ambienti della tifoseria organizzata del Chieti Calcio. Le intimidazioni sarebbero legate agli articoli con cui Lettieri ha seguito e documentato le vicende giudiziarie che coinvolgono la società calcistica. Si tratta di un episodio inaccettabile che colpisce direttamente la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere informati.
“Fare cronaca, anche e soprattutto quando si toccano interessi sensibili, è parte fondamentale del dovere giornalistico. Attaccare chi racconta i fatti significa minare uno dei pilastri della democrazia”, ha detto Marina Marinucci, presidente Odg Abruzzo. “L’Ordine dei Giornalisti ribadisce la necessità che tutti i cronisti possano lavorare in sicurezza, senza pressioni o minacce, e auspica che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto, individuando i responsabili e garantendo la tutela del collega. A Gianluca Lettieri va il nostro sostegno e l’incoraggiamento a proseguire con serietà e coraggio il proprio lavoro”, conclude il presidente Marinucci.

Germana D’Orazio consigliera segretaria Odg Abruzzo

Qui l’editoriale del direttore del Centro Luca Telese apparso oggi sul quotidiano in edicola:

Gianluca Lettieri non è un buon giornalista. È molto di più: un bulldozer, un fuoriclasse, un professionista autenticamente appassionato del suo mestiere che non molla mai l’osso fino a che non mette il punto di conclusione ai piedi del suo articolo. E sono costretto a ricordare a tutti questo, da quando – ieri – qualcuno ha provato a trasformare Gianluca in un nemico e in un bersaglio. Inutilmente, va detto. Perché Lettieri è anche e soprattutto un teatino che ama follemente la sua città, sobrio nel vestire (se potesse vivrebbe in jeans e felpa), tutto suola e scarpe anche nel mestiere: se ti capita di trovarlo a parlare con qualcuno, sul corso, puoi stare sicuro che è una sua fonte. Un giorno un magistrato mi disse di lui: “È la terza volta che leggo nei suoi articoli notizie che non sono ancora arrivate sul mio tavolo: prima o poi lo farò arrestare”.  Lo diceva sorridendo (con mio grande sollievo) ed era il miglior complimento che io abbia mai sentito su di un “giudiziarista”, da parte di un “togato”.
Ma in queste ore Gianluca è finito nel mirino anche per queste sue caratteristiche, forse proprio per queste caratteristiche. In questo paese in cui troppo spesso i citrulli si convincono di essere delle aquile, e cercano di conquistare la scena giocando a fare i bulli, ieri, un gruppo di sedicenti ultras ha cercato di intimidire Lettieri (e questo nostro giornale), con un lunghissimo striscione che aveva l’evidente obiettivo di spaventare: “Il Centro e Lettieri nemici della città, vergognatevi”. Firmato CV (Curva Volpi). Dopo questa esibizione grottesca, per giunta, sul profilo degli “Ottantanove mai domi”, è stata pubblicata la fotografia del messaggio intimidatorio appena affisso, accompagnato da nuove minacce: “Non si perde neanche un minuto – scrivevano questi ultras – a fare da eco alle difficoltà di una piazza che da anni, con fatica e fallimenti, cerca di fare calcio all’altezza del proprio blasone”. E subito dopo: “I giornali locali dovrebbero aiutare, invece si dimostrano spesso di parte, infangando città, squadra e tifoseria appena esce fuori l’occasione. La colpa è di chi vi compra e vi legge”. Seguivano altre amenità e nuove ingiurie: “Un uomo vale quanto la sua parola. Vergognatevi”. Ebbene, potete mettervi il cuore in pace. Il Centro e Gianluca Lettieri continueranno a fare il loro unico mestiere: dare le notizie che i nostri lettori desiderano trovare ogni giorno nelle nostre pagine di carta stampata e sul web. Non infanghiamo nessuno, ovviamente. Quando lavoriamo non siamo di nessuna “parte” calcistica (ma quale, poi?), abbiamo valorizzato tante cose belle fatte dal Chieti (addirittura con un doppio speciale, proprio pochi mesi fa), ma allo stesso tempo diamo tutte le notizie che aiutano a capire in ogni momento cosa accade. Il nostro unico Vangelo, laico, non sono i sermoni di questo o di quel gruppo di pressione, i favoretti agli amici degli amici, ma la consapevolezza che chi ci legge vuole in primo luogo sapere  cosa accade. Proprio per potersi fare le sue idee in autonomia. Possiamo quindi rispondere con un sorriso zen alle tigri di carta che provano a ruggire: continueremo a fare il nostro lavoro, come sempre, come questo giornale fa da trentanove anni, senza guardare in faccia a nessuno. Eleganti come principi, anche quando ci vedete in giro a cercare notizie, con la felpa, i jeans e le suole consumate dal lavoro. Luca Telese