Il Tribunale di Chieti ha condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, Arnaldo D’Orazio, 63 anni, tecnico della prevenzione in servizio presso il Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asl Lanciano Vasto Chieti.
L’uomo era accusato di peculato e falso ideologico. In particolare, avendo la disponibilità dell’auto di proprietà dell’Asl se ne appropriava, recita l’imputazione, utilizzandola per recarsi anche durante l’orario di lavoro presso la propria abitazione. Era inoltre accusato di aver omesso di indicare nei fogli di viaggio relativi all’auto, il passaggio del veicolo presso la propria abitazione e quindi gli orari di effettiva presenza in servizio. E di aver utilizzato irregolarmente il sistema di rilevazione delle presenze, non dando atto della sua permanenza, pur avendo marcato il badge in ufficio in ingresso, del suo rientro a casa e della sua permanenza nell’abitazione. Il pubblico ministero Giancarlo Ciani aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste per tutte le imputazioni. D’Orazio è stato anche condannato a risarcire in danni in separato giudizio alla Asl che nel processo era costituita parte civile.