Chieti: terza edizione di Resac, conferenza di Confindustria sulle rinnovabili

Chieti: ricerca, istituzioni e aziende del settore protagoniste della terza edizione di RESAC, la conferenza di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico su decarbonizzazione e infrastrutture energetiche

Si è svolta oggi, all’Auditorium dell’Università ‘Gabriele D’Annunzio’ Chieti-Pescara a Chieti la terza edizione di ‘#RESAC– Renewable & Energy Saving Adriatic Convention’, conferenza di calibro internazionale promossa dalla Sezione Energia di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, unitamente al gruppo Giovani Imprenditori. Un appuntamento che ha riunito docenti universitari, aziende del settore come Terna, A2A ed Edison e rappresentanti di istituzioni nazionali ed europee.

Per Cristiano D’Ortenzio, Presidente Sezione Energia Confindustria Abruzzo Medio Adriatico e promotore del format: “Oggi abbiamo avuto la possibilità di ascoltare esperti, accademici e rappresentanti delle istituzioni, per condividere conoscenze, esperienze e una visione di futuro legata alla sostenibilità e alla decarbonizzazione: abbiamo approfondito le politiche pubbliche necessarie per sostenere questa transizione, i progetti che le nostre aziende stanno mettendo in campo per aiutare le comunità a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. È fondamentale ricordare che la transizione energetica non è solo una questione di riduzione delle emissioni, ma anche di equità e giustizia sociale. Dobbiamo assicurarci che il passaggio a un sistema energetico decarbonizzato avvenga in maniera inclusiva, tenendo conto delle esigenze di tutte le comunità e garantendo che nessuno venga lasciato indietro. E’ sulla sica di qusto principio che si inserisce la ricerca avviata in collaborazione con il CERVAS dell’Ud’A e Confindustria Energia per misurare le ricadute economico, sociali e ambientali che gli investimenti in infrastrutture energetiche hanno avuto e che potrebbero avere in quei territori in cui non vengono ancora attuali.”

Dopo i saluti di Carmine Catenacci, Prorettore Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara, Alessandro Addari e Marco Falconi, rispettivamente Vice Presidente e Vice Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, è stato presentato il progetto di ricerca “La sostenibilità delle infrastrutture energetiche e gli intagibles a favore delle comunità locali” a cura di Barbara Iannone, Professore di Management Accounting e Direttrice del CERVAS e Dario D’Ingiullo, Ricercatore Senior in Economia Applicata presso il Dipartimento di Studi Socio-Economici, Gestionali e Statistici dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Luca Ferreli, Responsabile Centro Sud – Area Adriatica Autorizzazioni e Concertazione di Terna è intervenuto sul tema: “Concertazione per gli interventi di sviluppo della rete elettrica di Trasmissione Nazionale: il caso dell’Adriatic Link”, l’elettrodotto in corrente continua sotterraneo e sottomarino che collegherà l’Abruzzo e le Marche.

Ferreli nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del processo partecipativo attivato da Terna con le comunità locali delle due regioni per condividere la migliore localizzazione dell’opera che ha l’obiettivo di rafforzare la dorsale adriatica e di favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili e il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica.

Luca Cavalletto, Responsabile del Progetto Senergy Nets e Responsabile dell’Asset Management per la B.U. Smart Infrastructures di A2A ha presentato il progetto UE: Senergy Nets, dichiarando che «questo importante progetto europeo dimostrerà come la gestione flessibile e intelligente delle reti di teleriscaldamento ed elettriche possa abilitare l’elettrificazione dei consumi, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea e con il Piano Industriale del Gruppo A2A»

Simone Boccanera, Area Manager Sviluppo Asset Eolico e Fotovoltaico di Edison, ha presentato le integrali ricostruzioni dei parchi eolici in Abruzzo che prevedono la rimozione di 67 turbine e l’installazione di 18 di nuova generazione, innalzando così la produzione media del 174% a 125 GWh all’anno, soddisfacendo il fabbisogno energetico di oltre 46.000 famiglie ed evitando l’emissione di circa 54.000 tonnellate di CO2 all’anno.

 

Sulle politiche e infrastrutture energetiche per la decarbonizzazione per evidenziarne opportunità europee e benefici italiani sono intervenuti Giuseppina Picierno, Vicepresidente Parlamento Europeo con collegamento da remoto e Alberto Bagnai, Deputato Presidente Commissione Enti Gestori.

Per Picierno: “Il vero tema non è tanto rallentare una transizione che ha tempi dettati dall’innovazione tecnologica e che rischia di essere la rappresentazione di un certo populismo industriale, se mi è consentito un parallelismo con la politica. Ma contribuire a scelte che sono chiaramente individuate nei Rapporti redatti da Enrico Letta sul mercato comune e da Mario Draghi sulla competitività. Insomma, portare a compimento una rivoluzione che nella passata legislatura è stata solo abbozzata, ma che in forma di bozza rischia di far saltare in aria sia il contrasto al cambiamento climatico quanto le necessarie innovazioni del nostro sistema produttivo.”

Bagnai ha dichiarato: “Il successo delle strategie di decarbonizzazione non dipende tanto dalla possibilità di installare capacità rinnovabile quanto dalla possibilità di connetterla alla rete. Lo ricordava questa settimana il Financial Times, sottolineando come negli USA vi siano 2500 GW di capacità rinnovabile che aspettano di essere connessi alla rete. La domanda è: abbiamo abbastanza rame e abbastanza aziende per realizzare tutta la capacità di connessione che ci occorre? Inoltre, l’ultimo rapporto di Terna sull’adeguatezza della rete evidenzia un crescente rischio di adeguatezza negli anni a venire. In questo senso il successo della decarbonizzazione dipenderà dal considerare le fonti non intermittenti, incluse le fossili, come partner strategici.”

 

Modestino Colarusso, Direttore Generale di Confindustria Energia, chiudendo i lavori, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle infrastrutture nella transizione energetica e la necessità di essere pienamente consapevoli che un simile cambiamento, così radicale, necessita di politiche e investimenti di grande rilievo, improntati al principio della “neutralità tecnologica” con sempre maggiore attenzione alle ricadute sociali delle azioni intraprese. Per Confindustria Energia è dunque essenziale che le politiche energetiche favoriscano un approccio di complementarità, capace di incoraggiare uno sviluppo coordinato di tutte le tecnologie di decarbonizzazione, rinnovabili e low carbon , coniugando in questo modo i tre aspetti della sostenibilità, ambientale, economica e sociale con benefici per la sicurezza energetica e per la competitività del Paese, anche attraverso lo sviluppo di filiere tecnologiche innovative e progetti di riconversione industriale e di economia circolare.

Ha moderato i lavori Michele Romano, giornalista del Sole24Ore.

 

Gigliola Edmondo: