Oggi, a Chieti, nella sede di Palazzetto dei Veneziani si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle Giornate di Studio nel bicentenario dalla nascita di Silvio Spaventa, insigne statista dell’Italia unita, nato a Bomba, in provincia di Chieti, il 12 maggio 1822
Alla conferenza stampa hanno partecipato: il professor Stefano Trinchese, Prorettore dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara con delega ai rapporti con Enti ed Istituzioni Culturali, il Presidente della Fondazione Spaventa, dottor Raffaele Bonanni, il professor Enzo Fimiani, docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne della “d’Annunzio” e Filippo Di Giovanni in rappresentanza della Provincia di Chieti.
Stefano Trinchese Prorettore dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara
“Il senso dello stato di Silvio Spaventa era particolarmente spiccato. Senza dubbio una rarità. Ciò che latita nella politica nazionale dove sentiamo toni troppo elevati, eccesso di sensazionalismo. Un uomo, Spaventa, che seppe stare con i piedi per terra. Un grande patriota, un grande ministro, realizzatore delle infrastrutture ferroviarie, anticipatore di problemi quali quelli della sanità, dei trasporti, della scuola che all’epoca latitavano e che ancora oggi ci fanno riflettere. Soprattutto un uomo incorruttibile, altra caratteristica rara. Non appena arrivato nella capitale, scrisse al fratello “Qui è tutto un rubacchiare, è tutto un approfittare. Bisogna sterzare in un’altra direzione. Ha rappresentato quello che era lo stato moderno. Mettersi davanti ai problemi degli italiani e cercare di risolverli”.