Abruzzo Pride: gran finale e sfilata arcobaleno a Chieti

Grande partecipazione a Chieti all’ultimo evento della Pride week. Un corteo arcobaleno ha attraversato la città per l’evento  “Un Pride della Majella”

In duemila hanno formato un fiume colorato che al ritmo di musica e balli, fra bandiere, slogan e striscioni, ha sfilato in centro a Chieti per dare vita al Pride Abruzzo.

‘Forte, gentile e orgoglioso’ lo slogan della manifestazione che si è snodata dalla Villa comunale, dove è stato allestito un piccolo villaggio con palco, passando anche per la centralissima piazza Valignani e poi corso Marrucino per poi tornare alla Villa.

“Siamo tutti parte lesa per ogni donna stuprata uccisa e offesa” uno degli slogan o “Siamo tutte antifasciste”. Fra le bandiere quella dell’Udu, l’Unione degli studenti, e le bandiere della pace.

La portavoce Manuela Di Nardo ha detto che «Il pride storicamente è il risultato di una necessità della nostra comunità di essere vista e di finire la consequenzialità delle violenze, della discriminazione che ci ha sempre colpito negli anni passati, l’invisibilizzazione è il problema principale : il pride è proprio questo, vuol dire orgoglio e non vanto, ma smettere di vergognarsi e quindi iniziare un processo di individualità su cui costruire il proprio futuro in maniera onesta, visibile e orgogliosa».

Il senatore del Pd Michele Fina, ha aggiunto che «Questa è una bellissima occasione per ribadire il fatto che nel nostro Paese i diritti civili debbono avanzare e sono assolutamente complementari ai diritti sociali perché al centro degli uni e degli altri ci sono le persone che vivono a tutto tondo la loro vita e che hanno diritto di essere liberi. Al centro c’è la voglia di volersi bene, di vivere l’amore in modo libero contro invece forme di violenza che spesso le persone libere come quelle che frequentano queste piazze subiscono».

Il raduno dei partecipanti è avvenuto in piazza Mazzini e dalla villa comunale è partito il corteo dietro il carro Abruzzo Pride lungo il percorso che attraversa via Ricci, via Paolucci, viale IV Novembre, piazza Trento e Trieste, corso Marrucino, via Spaventa, via Priscilla, piazza Templi romani, via Marco Vezio Marcello, largo Barbella, via Vicentini, piazza Valignani, corso Marrucino, piazza Trento e Trieste, viale IV Novembre per poi tornare alla villa comunale. La fine è prevista intorno alle 19, poi inizia il party.

Fabio Milillo al microfono di Luca Pompei afferma che «L’Abruzzo Pride celebra l’orgoglio di ogni persona in ogni sua forma e si impegna a essere inclusivo dal punto di vista sociale. Vogliamo che questo evento sia un’importante occasione per sensibilizzare la comunità e combattere la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità” hanno aggiunto riferendosi anche al percorso scelto».

Divieto di transito e di sosta con rimozione fino alle ore 19 su tutte le strade interessate e divieto di sosta anche in viale IV Novembre fino all’1 di notte.

Tra i politici erano presenti anche il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Chiara Zappalorto. Il primo cittadino ha detto che «Chieti dimostra questa sera per una ulteriore volta di essere una città aperta, diversamente da come viene comunemente descritta città bigotta, mentalmente limitata per quanto riguarda le diversità e questo non può farmi altro che piacere confermare quindi che la mia città si dimostra all’altezza di tante altre città.  Teniamo conto tra le altre cose che Chieti era l’unico capoluogo in Abruzzo che non aveva ospitato il pride per cui era venuto il momento che anche il cambiamento di tendenza politica, non per dare una connotazione politica per forza, permettesse una manifestazione sui diritti civili e legali per tutti, che quindi Chieti diventasse palcoscenico per la rivendicazione di questi diritti».

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Gigliola Edmondo: